«Il nostro mare più pulito di quello greco»
JESOLO. «Abbiamo le acque più pulite, i turisti non sanno che in Meridione e all’estero, per esempio in Grecia, fanno il bagno tra i depuratori». Fresco di conferme sull’acqua perfettamente pulita e certificata dall’Arpav, il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, lancia un duro attacco alle spiagge concorrenti in Italia e all’estero. Va giù pesante, come si suol dire, senza mezzi termini, togliendosi più di qualche sassolino dalla scarpa il presidente degli albergatori veneti che parla a nome di tutte le località turistiche dalla montagna al mare.
«I turisti vengono da noi», commenta Michielli, «e magari si lamentano perché vedono l’acqua torbida a causa della sabbia che si sposta camminando o con le onde e non pensano che in altre località in cui c’è la roccia questo magari non accade, le acque sono apparentemente più limpide, ma nuotano invece con i depuratori che scaricano di tutto e sotto il loro naso. Questo accade in spiagge del Meridione dove è risaputo che non vi sono controlli», aggiunge, «oppure in Grecia e altre località internazionali dalle acque limpide, ma davvero inquinate all’insaputa di chi si vanta tanto».
L’offensiva di Michielli arriva in un momento di forte rilancio in cui la costa veneziana vuole recuperare. È arrivato il bel tempo e adesso non si può perdere un giorno di lavoro. Quello dell’Arpav è un risultato molto atteso per le nostre acque, salate e dolci. L’Arpav ha controllato le acque di balneazione in Veneto, quindi costa veneziana e laghi, attraverso i suoi 173 punti di controllo ripartiti negli 8 corpi idrici.
Poi 95 punti sul mare Adriatico, uno sullo specchio nautico di isola di Albarella, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, uno sul lago del Mis, 3 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago e 2 sul lago di Santa Maria. Tutte le acque sono state esaminate costantemente prima di arrivare alla prova finale e ai risultati. Si tratta in tutti questi casi di zone turistiche in cui si escludono forme di inquinamento.
Anche le due aree di balneazione relative al comune di Cavallino Treporti, che non erano conformi nei campioni ordinari prelevati il 26 maggio 2015, hanno presentato oggi valori abbondantemente nei limiti di legge nei campioni aggiuntivi prelevati. Arpav procederà con gli aggiornamenti dei risultati sugli ultimi punti di balneazione, di questa seconda campagna di monitoraggio, relativi al lago del Mis e al lago di Centro Cadore i cui campionamenti e analisi sono ancora in corso.
Il presidente dell’associazione jesolana albergatori, Massimiliano Schiavon, è in linea con quanto affermato da Michielli.
«Non solo Meridione d’Italia o Grecia», aggiunge, «anche in Spagna hanno gli stessi problemi di inquinamento. Invece noi abbiamo bandiere blu in tutte le località turistiche, bandiere verdi per spiagge fruibili da bambini e famiglie, certificazioni ambientali, via libera di Arpav per tutte le nostre acque, poi la sicurezza in mare e sulle strade grazie alle forze di polizia, senza contare i servizi importanti come quelli della sanità che è un vero valore aggiunto per una località turistica».
Giovanni Cagnassi
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