Il Museo Ermitage trova casa a Venezia
VENEZIA - E’ stato firmato oggi a San Pietroburgo, dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e dal direttore del Museo Ermitage Michail Piotrovsky, il protocollo d’Intesa per la costituzione del Centro scientifico culturale “Ermitage Italia” con sede a Venezia, alle Procuratìe vecchie. L’accordo è stato firmato nelle sale del Museo affacciato sulla Neva: Comune di Venezia e Museo Ermitage hanno confermato la volontà e la scelta che le attività scientifiche culturali e organizzative della Fondazione Ermitage Italia - che ha avuto sede a Ferrara nei precedenti cinque anni – si rinnovino attraverso la costituzione del Centro scientifico e culturale.
L’accordo, dalla durata quinquennale, prevede che la sede di Ermitage Italia sia a Venezia con l’impegno del Comune «a garantire una sede operativa e di rappresentanza» e ad assicurare «direttamente o indirettamente una foresteria idonea» e «direttamente o indirettamente e in maniera congrua» il funzionamento e le finalità del Centro, in favore del quale – per altro - c’è già l’impegno del Governo al sostegno finanziario, ribadito con forza nei giorni scorsi dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. «Prosegue in questo modo - ha dichiarato Giorgio Orsoni – il nostro impegno perché a Venezia trovino sede e rappresentanza le più significative Istituzioni internazionali come è per il Consiglio d’Europa o l’Aspen Institute: Istituzioni che dalla nostra città possono parlare all’intero Paese».
il direttore dell’ Ermitage Michail Piotrovsky ha dichiarato invece «strategica» la collaborazione con Venezia: “È motivo di orgoglio che il Centro di ricerche e studio che porterà avanti le relazioni culturali tra Italia e Russia e lo studio dell’arte italiana in Russia possa trovare sede in una città che ammiriamo e di cui conserviamo tante importanti testimonianze storico-artistiche. Ci sarà molto lavoro da fare per incrementare le conoscenze e sviluppare, come vogliamo, progetti internazionali che ci vedranno fortemente impegnati».
Significative e di rilevo infatti le attività e le finalità di ricerca, studio e collaborazione scientifica che “Ermitage Italia” intende sviluppare a Venezia, in linea con le volontà espresse dai due Stati - Italia e Russia - nell’accordo bilaterale sottoscritto nel 2007 e con l’accordo culturale che, già due anni fa, Venezia aveva sottoscritto con l’ Ermitage, insieme ad altre Istituzioni veneziane (Iuav, Fondazione Giorgio Cini, Ca’Foscari, Fondazione Musei Civici di Venezia).
In particolare il Centro di ricerca, in base all’accordo, dovrà: approfondire la catalogazione delle collezioni d’arte italiana dell’Ermitage per dare vita a prodotti editoriali librari e informatici; organizzare un centro di raccolta dati sulla storia del collezionismo in Italia nei rapporti con le collezioni del Museo Statale Ermitage; organizzare stage e borse studio di aggiornamento nel campo della storia, della cultura, della museologia,del restauro e conservazione, servizi e gestione dei beni culturali; organizzare conferenze, seminari e altro ancora. Ermitage Italia ha quindi l’ambizione di diventare un avamposto di ricerca e studio che sostenga soprattutto i giovani nelle loro ricerche sui legami culturali tra Russia e Italia e consenta agli studiosi russi di confrontarsi con gli esperti italiani.
Presenti alla firma numerosi membri della direzione dell’Ermitage, la conservatrice della Pittura veneta del museo russo (tra i dipartimenti più ricchi di capolavori) e direttrice della Fondazione Ermitage Italia Irina Artemieva e una folta delegazione italiana composta, oltre che da Giorgio Orsoni, da Antonio Armellini ambasciatore e consigliere per gli Affari Internazionali del sindaco, Luigi Bassetto direttore Affari istituzionali del Comune, Maurizio Cecconi di Villaggio Globale International e segretario generale della Fondazione Ermitage Italia, Roberto Zuccato Presidente di Confindustria Veneto e dal Presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas, insieme a Giampaolo Faggioli, Agnese Lunardelli e Paolo Trovò, sempre per Confindustria Venezia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia