Il museo archeologico apre agli industriali e ai viticoltori
ALTINO. Una spinta per sfruttare le potenzialità del nuovo Museo archeologico di Altino arriva dagli imprenditori della Marca Trevigiana e del Veneziano. Grazie al lavoro di squadra messo in atto da Johannes Oberrauch ad della Lisec Italia di San Biagio di Callalta, si è svolto un incontro nella sede museale di Altino con la direttrice Mariolina Gamba e l’ex direttore Margherita Tirelli. Presenti anche il direttore generale della Lisec Loris Grando, la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Treviso Alessia Forte, Loubna Drissi della Dreip Engineering di Marcon, Diego Cavaliere dello Studio Epica di Treviso, Igor Zaghis dell’omonima industria dolciaria ed Enrico Casarin della Vi.v.o. Cantine Viticoltori del Veneto Orientale. «Qualsiasi incontro possa favorire il Museo è positivo», ha sottolineato la direttrice, «abbiamo organizzato quattro convegni con aperitivo che hanno riscosso ottimi consensi e la formula art bonus prevede sgravi fiscali».
«Esiste la volontà di lavorare con il mondo della cultura e capire se c’è possibilità di collaborazione fra Unindustria e le singole imprese», spiega Oberrauch, «non solo producendo fatturati ma anche producendo cultura si fa crescere il territorio. La giornata dell’industria e della famiglia al Museo potrebbe essere una nuova formula". «È possibile avvicinarsi al Museo attraverso presentazioni o riunioni con degustazioni di vini», ha aggiunto Grando della Lisec, che ha ventilato una «nuova politica di marketing per creare attività diversificate e visite guidate a tema». Anche Alessia Forte ha espresso soddisfazione: «Come giovani imprenditori crediamo che il territorio debba essere fertile, l’imprenditore di oggi deve essere proiettato verso la crescita».
Marta Artico
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