Il Movimento 5 Stelle detta il programma
PORTOGRUARO. Claudio Fagotto, neoeletto consigliere del Movimento 5 Stelle, è categorico.
«Non facciamo accordi con nessuno. Se vogliono inserire nei loro programmi le nostre proposte diventa un altro discorso. Finora, però, non mi ha cercato nessuno».Sono giorni incredibili per Claudio Fagotto e gli aderenti al Movimento 5 Stelle. Alla prima esperienza alle amministrative di Portogruaro i pentastellati sono diventati subito il terzo partito della città e possibile ago della bilancia in vsita del ballottaggio. Il loro è un risultato dal valore indiscusso, in quanto concorrevano 24 liste, tantissime.
E se non ci fosse stata la scissione di Alternativa Libera, che a Portogruaro ha rimediato poco più dell'1%, il Movimento 5 Stelle avrebbe superato persino la Lega Nord. Fagotto è stravolto, e anche il suo fido scudiero, Matteo Vivan (121 preferenze) sta vivendo giorni intensissimi. Si parla poco del ballottaggio tra Marco Terenzi e Maria Teresa Senatore. Si parla di più dell'exploit di Lega Nord e Movimento 5 Stelle. «Abbiamo ricevuto tante telefonate, da parte di deputati e senatori». ricorda Claudio Fagotto, «no, Beppe Grillo non si è fatto vivo, ma credo sia contento anche del risultato di Portogruaro. Siamo una grande squadra. A Portogruaro il Movimento 5 Stelle si è radicato bene. La nostra rincorsa al comune è partita solo tre mesi fa. Abbiamo svolto un lavoro straordinario». Claudio Fagotto ha raggiunto l'obiettivo di sempre: l'ingresso in consiglio comunale. Non poteva scegliere forse un partito migliore, che incarnasse i suoi ideali, che appoggiasse le sue battaglie. «In consiglio ne vedremo delle belle. Siamo preparati, studieremo tutte le carte, saremo i rappresentanti della gente». Il Movimento 5 Stelle alle amministrative ha raccolto il 7,63% dei voti, pari a 916 preferenze. Claudio Fagotto ha fatto ancora meglio. Ha raccolto 975 preferenze. «Ringrazio queste 59 persone che hanno dato fiducia a me col voto disgiunto. È un grande riconoscimento e non li deluderò. Ringrazio anche coloro che hanno scritto il mio nome nelle schede delle elezioni regionali. Non valgono dal punto di vista pratico: sono però un riconoscimento politico». Quei 916 voti però fanno gola in vista dei ballottaggi. Maria Teresa Senatore e Marco Terenzi non possono considerarli voti persi. La storia dei ballottaggi in città parla di vittorie anche risicate, sul filo dei 200 voti. «Il nostro programma è chiaro ed è a disposizione», spiega Fagotto in sintesi: la Città Metropolitana può essere una trappola. Portogruaro deve essere un punto di riferimento.Daremo attenzione ad ambiente e territorio, cultura e turismo. Vogliamo abolire la Ztl. Creeremo una sinergia con Caorle, Bibione e Concordia. Diremo di no al cemento, recupereremo gli edifici dismessi. E poi favoriremo gli artigiani con il microcredito. Siamo contrari all'ospedale unico, non siamo d'accordo nemmeno con chi lo vuole realizzare proprio a Portogruaro. Potenzieremo i poli ospedalieri della nostra città».
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