Il mosaicista: «La Basilica adesso è oro puro»
VENEZIA. Per il Giubileo straordinario della Misericordia sono stati lavati, spolverati e verificato lo stato di 8.510 metri quadrati di mosaico. Non era mai successo prima.
Nel frattempo i lavori continuano; ultimi preparativi dentro e fuori la Basilica di San Marco. Giovedì sono stati ridipinti con una patina grigia piena di sabbia (un antisdrucciolo) la pedana lignea con i tre gradini della Porta di San Clemente, quella esterna verso la Piazza.
Alcuni giorni fa gli addetti l’avevano pitturata di rosso, prima ancora erano intervenuti stendendo una vernice grigia. Dettagli importanti per rendere la Cattedrale più sicura e più bella agli occhi dei pellegrini che verranno a Venezia. Il primo “pellegrino” sarà il Patriarca Moraglia che domenica prossima, alle 16, spalancherà la Porta Santa di San Clemente. Al mattino ad osservare compiaciuto e in silenzio quel continuo e movimentato lavoro il maestro mosaicista Giovanni Cucco. (nella foto)
L’artista veronese, nato a Bovolone, ha studiato a Venezia specializzandosi in restauro e conservazione del mosaico. Vincitore del Premio Torta ha lavorato a Napoli (mosaici datati 395 d.C.), a Londra (mosaici datati 95 d.C.). In Grecia ha fondato due scuole. Attualmente il maestro lavora nella Basilica dei Santi Maria e Donato a Murano. Giovanni Cucco conosce bene la Cattedrale di San Marco.
Per ventisette anni, dal 1971 al 1998, ha prestato la sua opera per restaurare e conservare i mosaici parietali e pavimentali. «La Basilica si spolvera tutto l’anno, anche le tessere musive vengono continuamente controllate. Nei miei anni si lavorava dal basso con una stecca lunga», ricorda il mosaicista «Nel mese di giugno 1985 arrivò Papa Giovanni Paolo II. La Basilica brillava come nel 1994 per le celebrazioni del nono centenario delle dedicazione. Era un incanto, ma oggi è oro puro».
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