Il mondo del vino a difesa del Museo

ALTINO . «Sto già organizzando un tavolo con alcuni nostri imprenditori, che sono interessati a portare avanti iniziative per il rilancio del museo archeologico di Altino». A sostegno del polo...

ALTINO . «Sto già organizzando un tavolo con alcuni nostri imprenditori, che sono interessati a portare avanti iniziative per il rilancio del museo archeologico di Altino». A sostegno del polo museale altinate scende in campo anche Valerio Nadal, presidente di Condifesa Veneto, il consorzio di difesa delle attività agricole dalle avversità. Nadal è anche un produttore di vino da quasi un secolo a Santa Lucia di Piave, nel trevigiano.

Ancora una volta, dunque, il mondo del Prosecco si dimostra impegnato per il rilancio del museo di Altino. Nadal spiega di aver già messo in piedi una squadra di produttori delle celebri bollicine per far decollare progetti e iniziative culturali a favore del sito archeologico.

«Altino ha una posizione strategica ed è un punto di riferimento per le nuove forme di turismo, alle quali il mondo del vino può essere collegato», assicura Nadal. D’altra parte, anche un’altra figura di riferimento del mondo enologico come Franco Passador ha da tempo espresso attenzione per l’importante realtà museale altinate. Passador è il direttore generale di Vivo, Cantine viticoltori del Veneto Orientale, che conta importanti sedi anche nel nostro territorio.

«Siamo sempre pronti a centrare obiettivi», dice Passador, «e vogliamo anche sostenere la cultura legata alla storia del nostro prestigioso territorio». Nell’iniziativa sono già stati coinvolti anche altri imprenditori del comparto vitivinicolo, che aggiungono: «La cultura fa anche economia. Qui c’è un’eccellenza storica da valorizzare. È il territorio che si propone in modo diverso per il cliente-turista, incentivando una sinergia tra pubblico e privato».

Giovanni Monforte

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