Il mistero della morte di Lucia racchiuso tra due telefonate
MARCON. Lucia Manca non è scomparsa la mattina del 7 luglio mentre si recava al lavoro. Il dato è ormai acquisito per certo: nessuno l’ha vista. Né all’uscita di casa, né alla fermata del bus, né tantomeno sulla corriera che avrebbe dovuta condurla al lavoro presso la filiale dell’Antoveneta di Preganziol.
Lucia è scomparsa la sera precedente, dopo aver fatto ritorno a Marcon in compagnia del marito Renzo Dekleva che era andato a prenderla davanti all’istituto di credito. La Procura non ha dubbi: il mistero sulla morte della donna è chiuso nell’appartamento al primo piano della palazzina di via Guardi, che fa parte di un complesso più ampio con ben 42 unità abitative. Che cosa sia realmente accaduto lì dentro tra il soggiorno e la cucina nessuno ancora lo sa.
Lucia è morta e l’autopsia, visto lo stato del cadavere ridotto a scheletro trovato a Cogollo del Cengio, non è riuscita a determinare con certezza la causa del decesso. Renzo dal canto suo è in carcere con l’accusa di averla uccisa e si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere. A questo punto non rimangono che le ipotesi. E quella più accreditata dal pubblico ministero Francesca Crupi colloca la morte della bancaria tra le 20.12 e le 20.32, ossia nell’arco temporale tra le due chiamate partite dall’utenza fissa di casa Dekleva e giunte all’utenza fissa dell’abitazione di Patrizia (la 49enne trevigiana che in quel periodo frequentava l’informatore farmaceutico, convinta però che l’uomo fosse separato e che la moglie vivesse a Milano).
La prima telefonata dura 42 secondi, ma la donna non ricorda di averla ricevuta. La seconda dura quasi due minuti, e in questo caso Patrizia sostiene che Renzo la chiamò per dirle che sarebbe giunto in ritardo all’appuntamento al Mamamia a Treviso. Che cosa è accaduto in quei 20 minuti tra il soggiorno e la cucina dell’appartamento di via Guardi? La telefonata delle 20.12 è la chiave del mistero: forse Lucia ha provato a contattare Patrizia, così come aveva fatto anche tre giorni prima, magari mandando su tutte le furie Renzo. O forse è stato Renzo a chiamare Patrizia e Lucia (che già da due mesi aveva scoperto il tradimento) si è arrabbiata. In ogni caso tra i due sarebbe scoppiata una lite, costata la morte alla bancaria. E tutto sarebbe accaduto entro le 20.32, l’ora della seconda telefonata giunta nel corso della quale Renzo chiede a Patrizia di posticipare di alcuni minuti l’incontro in programma a Treviso.
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