Il «mistero del caveau»: spariti 38,5 milioni di euro di risparmi dei veneti
SILEA. Spariti 38,5 milioni di euro dei risparmi dei cittadini, depositati in cinque diversi istituti bancari e tenuti materialmente in custodia in un caveau dell’istituto di vigilanza North East Services a Silea. Sul caso sta indagando la Guardia di finanza di Treviso che ieri ha effettuato un'ispezione.
In base alle prime informazioni, tutto è nato dalla richiesta, effettuata ieri da parte di Veneto Banca e Banca Intesa, di ottenere 20 milioni complessivi di liquidità da parte della Nes. Ma i due istituti bancari si sono visti opporre un rifiuto oltremodo sospetto.
A quel punto hanno presentato un esposto e dalla Banca d’Italia è partito l’allarme sulla reale presenza del denaro nel caveau della Nes a Silea. La palla è passata subito in mano alla Finanza che ha effettuato un'ispezione nel caveau a Silea dove però i soldi non c'erano. E oggi dovrebbero partire delle denunce.
"E' tutto ancora fumoso e stiamo cercando di capire cosa è accaduto" ha detto un investigatore spiegando che gli accertamenti sono solo agli inizi e devono essere sentiti sia il vertice della Nes, che gli istituti di credito i quali avevano affidato a quest'ultima la raccolta e la custodia del denaro nei suoi caveau.
Gli investigatori spiegano che è impossibile che una singola persona abbia potuto rubare quell'enorme somma di denaro: il caveau è presidiatissimo e sorvegliatissimo da videocamere. Eppure i soldi mancano. Il gigantesco ammanco potrebbe dunque essersi creato nel corso degli anni, ma al momento sono tutte ipotesi da suffragare.
La North East Services è un istituto nazionale che ha stipulato contratti con alcune delle principali banche italiane, comprese Intesa e Antonveneta. In Veneto una buona parte delle banche affidano il contante alla Nes.
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