Il Miranese soffocato dallo smog sindaci divisi sulle contromisure
SPINEA. Il Miranese soffoca immerso nello smog: nell’Unione dei comuni che vuole condividere percorsi e obiettivi, non si trova l’accordo per uniformare neppure semplici (anche se per molti inutili) provvedimenti di contenimento delle emissioni. A Spinea, il sindaco Silvano Checchin parla ora di vera e propria emergenza e chiede l’intervento del prefetto, lamentando la mancanza di unità d’intenti.
In strada la situazione è allarmante: non piove da settimane e a Spinea, che è l’unico Comune del comprensorio dotato di centralina, si sono già sforati per 73 volte i limiti annuali delle polveri, quando il tetto massimo è fissato a 35. Già più dello scorso anno, quando gli sforamenti furono 65. Non si intravvedono piogge abbondanti all’orizzonte e dunque nemmeno benefici naturali all’avvelenamento dell’aria, mentre le immagini satellitari dell’area padana sono scioccanti, con la pianura veneta coperta da giorni da una fitta coltre grigia. Spinea ha adottato per prima limitazioni al traffico e al riscaldamento dei locali, seguita da Mirano, che ha fermato i pochi veicoli no-kat ancora in circolazione, ma senza informare troppo i cittadini del provvedimento. Tra l’altro l’ordinanza, in vigore dal 26 novembre, è già stata sospesa per le festività natalizie e riprenderà solamente il 7 gennaio. Dagli altri comuni nessun provvedimento. Eppure la situazione è uguale per tutti: dalla città alla campagna si respira lo stesso inquinamento diffuso.
Ieri il sindaco Silvano Checchin ha chiesto l’intervento del prefetto di Venezia. «Urge un tavolo emergenziale per adottare misure unitarie per fronteggiare la situazione», ha detto Checchin, «è fin troppo evidente che il problema non è solo di Spinea». Sull’inquinamento insomma non si riesce a fare squadra. In attesa di una convocazione, ognuno fa per sé, ma con risultati minimi. Checchin, dal canto suo, ha dato nei giorni scorsi disposizioni alla polizia locale di intensificare i controlli sul traffico, per verificare il rispetto delle ordinanze pubblicate.
A muoversi sono anche comitati e associazioni. Sempre a Spinea il comitato “Difesa ambiente e territorio” mette in guardia i cittadini: «Se potete, non uscite». «Camminare per strada, per alcuni cittadini affetti da patologie respiratorie, è pericoloso», afferma il presidente Vincenzo Franzin, «sarebbe giusto mettere tutti al corrente dei rischi, ma nessuno lo fa. Chi ha problemi usi la mascherina».
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