Il ministro Riccardi: «Roma come Venezia, mercato e non città»

L’esponente dell’esecutivo Monti, con la delega all’integrazione, commenta l’emergenza sicurezza a Roma indicando Venezia come esempio negativo: «Il centro storico è un mercato, le piazze sostituite dagli outlet»

ROMA. «Il centro storico di Roma rischia il modello Venezia: sempre meno cuore della città e sempre più mercato». E’ il giudizio del ministro per l’integrazione e la cooperazione Andrea Riccardi, che in un’intervista al quotidiano romano «Il Messaggero», commenta così l’emergenza sicurezza nella capitale, dopo il duplice omicidio di un uomo cinese e della sua bambina, uccisi nel corso di una rapina a Tor Pignattara.

«Mi chiedo dove stia andando questa città, ma soprattutto dove stia andando la periferia - dice Riccardi parlando di Roma - Un'efferatezza simile impone una riflessione». Il ministro evidenzia il «processo degenerativo di lungo periodo» delle periferie, «diventate deserti di individui» in una città «malata». Motivo in più per lavorare «sull'integrazione», afferma.

«Il centro storico - dice sempre a proposito di Roma - rischia il modello Venezia, sempre meno cuore della città e sempre più mercato, con le piazze storiche sostituite dagli outlet e le periferie isolate dal resto della città». Riccardi invita a lavorare perché le periferie ritrovino «gli spazi del vivere insieme», processo nel quale le comunità etniche «possono anche diventare delle preziose risorse. Dipende se si ghettizzano oppure si integrano».

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