Il ministro Brunetta oggi in piazza a Cavarzere

Alle 17 spritz con Parisotto. Resta l'incognita dell'accordo con la Lega
Il ministro Renato Brunetta
Il ministro Renato Brunetta
 
CAVARZERE.
Oggi, alle 17, il ministro Renato Brunetta sarà a Cavarzere. L'appuntamento è in piazza del municipio per il classico spritz, ma è ovvio che non sarà l'aperitivo il punto di interesse di questo incontro. Il ministro verrà a lanciare l'ultima settimana di campagna elettorale, a sostegno del sindaco uscente, Pier Luigi Parisotto e della coalizione di centrodestra, ed è molto probabile che sarà anche l'occasione in cui verrà annunciata la conclusione, o meno, dell'accordo con la Lega Nord. Secondo le indiscrezioni di palazzo, infatti, la decisione è all'ordine del giorno dell'incontro in programma ieri sera (per chi legge) tra i vertici della Lega e del Pdl. Una decisione che non riguarderà solo Cavarzere ma anche Chioggia e che non può essere presa, neppure tecnicamente, dai rappresentanti locali del Carroccio: i presentatori della lista della Lega Nord, a Cavarzere, infatti, sono Corrado Callegari, deputato, e Giovanni Furlanetto, consigliere regionale, e la destinazione del simbolo, sulla scheda elettorale, quindi, è solo nelle loro mani. In termini di voti il 37% di Parisotto sommato al 21% della Padoan darebbero pochissime chance agli avversari. La prospettiva allarma il Pd, il cui segretario, Mauro Contadin, ha reso pubblica un nota in cui ringrazia chi ha votato per il candidato Henri Tommasi e sottolinea che «l'alleanza che desideriamo fare, fin da subito, è con il paese, con tutte quelle persone che vogliono far crescere Cavarzere sui principi della coerenza e della trasparenza amministrativa», ma poi aggiunge: «Non so ancora se la Lega farà qualche tipo di accordo con Parisotto. Certo che sarà difficile per loro spiegarne le motivazioni ai propri elettori visto che hanno un programma totalmente diverso e considerato che lo slogan della Padoan è stato "Con lei si cambia", perché continuare con Parisotto?». Nel centrodestra, però, il discrimine sembra essere l'apparentamento: per la Lega rappresenterebbe la garanzia di contare nella futura amministrazione, per Parisotto sarebbe una palla al piede. Decideranno, quindi, i vertici dei partiti. Ma, intanto si fa strada anche un'altra ipotesi: e se l'apparentamento lo facessero Pd e Lega? Un'ipotesi «eretica» rispetto al quadro nazionale, regionale e provinciale ma che potrebbe trovare il gradimento nelle civiche pro Tommasi e in quella ampia fetta di elettorato leghista che ha rifiutato (lo ha detto proprio la Padoan) l'alleanza con Parisotto al primo turno.

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