Il milionario tedesco raggirato da una “mente” italiana
Gli investigatori della polizia che indagano sulla truffa compiuta a Venezia ai danni di Thomas Wagner, il milionario tedesco morto il 14 luglio in un incidente aereo, sono convinti che la mente del raggiro sia italiana. Raggiro poi messo a punto con la collaborazione di persone che conoscevano Wagner e la sua disperata ricerca di denaro liquido per salvare la holding Unister esposta con i creditori per 110 milioni di euro.
Seguendo questa convinzione gli investigatori veneziani hanno cercato analogie con truffe simili a quella di cui è rimasto vittima Wagner. E molte analogie le hanno trovate con colpi messi a segno in altre parti d’Italia e anche con vittime che provenivano dall’estero. Fotocopie del raggiro messo a segno a Thomas Wagner. Al milionario Ceo della holding Unister che si occupa di viaggi e biglietti aerei low coast, in serie difficoltà finanziari, un ex banchiere di Lipsia propone una forma di finanziamento privata di 10 milioni di euro. A mettere a disposizione la cifra un presunto commerciante di diamanti israeliano che vive a Venezia. La proposta arriva a Wagner dopo che quattro mediatori finanziari e agenti di viaggio s’incontrano a Dormund e mettono a punto il percorso da proporre al milionario in difficoltà, per ottenere il denaro. Il 13 luglio Wagner arriva a Venezia, con lui un socio e uno dei mediatori finanziari. Arrivano in aereo mentre l’ex banchiere raggiunge la laguna in auto. Wagner s’incontra con il presunto mercante di diamanti e a garanzia dell’affare Wagner gli consegna un milione di euro, ricevendone due e mezzo in franchi svizzeri. Gli altri sette e mezzo del finanziamento dovevano arrivare in un secondo momento.
Quando Wagner si accorge che sotto al primo strato di franchi svizzeri buoni ci sono soldi falsi è troppo tardi. Il commerciante di diamanti è sparito con il milione di euro buoni.
All’uomo non resta che denunciare l’accaduto alla polizia italiana prima di partire e rientrare a Lipsia dive vive. Ma il 13 luglio non si riesce a trovare facilmente un interprete che assista i tedeschi nella denuncia.
Wagner e gli altri che viaggiano con lui decidono, quindi di ripartire il giorno dopo. Coincidenza terribile. Durante il volo, quando l’aereo è sopra la Slovenia, colpa il maltempo e il freddo che forma del ghiaccio sulle ali dell’aereo, il piccolo Piper su cui viaggiano Wagner un suo socio e il mediatore finanziario, precipita. Oltre ai tre passeggeri muore anche il pilota dell’aereo.
Nei giorni scorsi campioni di Dna delle quattro vittime sono stati spediti dalla Germania alle autorità slovene per poter stabilire, con certezza, l’identità dei quattro tedeschi.
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