Il mercato degli alloggi ora è ripartito, ma solo per l’acquisto di seconde case

Compravendite su del 33% e aumento dei prezzi, ma quelle per la prima abitazione scendono dal 50 al 42%

Enrico Tantucci

MESTRE. Il mercato della casa torna a salire a Venezia dopo il lungo periodi di astinenza legato al Covid.

Nei primi sei mesi del 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, nella città storica le compravendite salgono del 33% e aumentano anche i prezzi. Ma a trainare la domanda è il mercato delle seconde case, legato a chi, straniero o italiano, cerca un “affaccio” in laguna per i periodi di vacanza.

Mentre il mercato della prima casa – quello che si sperava potesse essere rilanciato proprio dall’emergenza coronavirus che aveva allontanato i turisti e anche la speculazione sugli immobili – torna scendere. I proprietari di immobili, insomma, se possono, vendono ai “foresti” che, evidentemente, pagano di più. Lo dicono i dati più che attendibili dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma, il noto istituto di ricerca bolognese, riferiti appunto al primo semestre dell’anno in corso.

«Nel mercato immobiliare residenziale di Venezia si legge un miglioramento favorito dal ritorno, seppur di lieve entità – si legge nella nota di Nomisma – della domanda interessata all’acquisto di abitazioni per investimento e delle compravendite. Intensità della domanda e delle compravendite trainano quindi il mercato residenziale, mentre sconti e tempi di assorbimento rimangono indietro».

A Venezia le compravendite di abitazioni nella prima parte dell’anno hanno registrato, quindi, un aumento del 33% rispetto al primo semestre 2020. Anche i giudizi degli operatori – si legge nel report di Nomisma – confermano il ritrovato interesse della domanda rivolta all’acquisto di abitazioni, seppur con minore intensità rispetto ai livelli pre-pandemia, focalizzata nelle zone di pregio e nel centro della città. La tendenza è sostenuta dal parziale ritorno della componente di investimento – che passa dal 19% del 2020 al 24% del 2021 – e dall’acquisto per seconde case (dal 30 al 34%), mentre l’acquisto di necessità (che fa riferimento alla prima casa o alla sua sostituzione) passa dal 50 al 42%.

Un calo netto. Di conseguenza, le quotazioni delle abitazioni sono tornate a crescere in tutte le zone della città nel secondo semestre 2021 (+0,7% la variazione media semestrale). L’aumento delle quotazioni ha interessato soprattutto le abitazioni localizzate nel centro e nelle zone semi centrali della città (che hanno registrato rispettivamente +1,1 e +1,6% su base semestrale), recuperando in parte la perdita di valore del primo semestre dell’anno.

Anche gli sconti in fase di trattativa (12% rispetto al prezzo iniziale richiesto) sono diminuiti nel semestre in corso, mentre i tempi medi di vendita sono rimasti stabili (intorno ai 7 mesi).

Il segmento di mercato delle abitazioni nuove/ristrutturate riguarda il 19,4% nel. Si tratta di un mercato caratterizzato da quotazioni che oscillano da 3.800 euro al metro quadro nel semi centro a 6.200 euro al metro quadro nelle zone di pregio, che hanno registrato un aumento medio semestrale dello 0,2%. Per il mercato dell’affitto, i canoni scendono per il quarto semestre consecutivo (-0,8% su base semestrale e -1,1% su base annua).

Le zone periferiche continuano a registrare flessioni consistenti dei canoni di locazione, mentre le aree di pregio, sostenute da un mercato più dinamico, segnano una variazione positiva (+0,9% a livello semestrale e +3% su base annua).

I tempi di affitto diminuiscono rispetto al semestre precedente, arrivando a tre mesi, mentre i rendimenti potenziali lordi annui risultano stabili al 4,2%. Calano invece i prezzi di vendita sia per gli uffici, sia per i negozi , e anche i canoni d’affitto.

Anche a Mestre il mercato della casa si muove. La domanda di acquisto rappresenta, secondo gli operatori immobiliari, il 54% delle richieste rispetto a una componente di locazione che interessa il 46%. I prezzi delle abitazioni tornano a crescere (+0,7% su base semestrale), analogamente ai canoni di locazione (+1,1%). Va peggio, anche in terraferma, per uffici e negozi, soprattutto per quanto riguarda le vendite.

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