Il menestrello Pippo e una ciabatta che se ne va da Mestre a Mirano

La città ha fortuna nei fumetti Disney: dopo gli omaggi di Cavazzano i “Grandi Classici” ristampano una storia del 1999 di Luciano Bottaro.

MIRANO. «Avevo un papero / color canarino / e una ciabatta / color zafferano / e andava a piedi / da Mestre a Mirano». Una ciabatta che se ne va sulla Miranese può esserci solo in un sogno o può inventarla un poeta, uno scrittore di fiabe, o di fumetti. La cantilena è intonata da Pippo – l’amico di Topolino nei fumetti Disney – in versione giullare giallo e rosso in un luogo che sembra il Paese delle Meraviglie di Alice. Nocciola (all’anagrafe disneyana Nocciola Vildibranda Crapomena) è ossessionata dal fatto che Pippo non crede nell’esistenza delle streghe. La simpatica Nocciola ne fa una malattia, e la Guardia Medica del Paese delle Streghe le consiglia una bella vacanza nel Medioevo, lontana da Pippo. Ma Nocciola è pasticciona e sbaglia formula per viaggiare nelle epoche e, nemmeno a farlo apposta, si ritrova sempre Pippo tra i piedi. Pippo, da bravo menestrello, intona filastrocche giocose. Una di queste rende omaggio a Mirano. Accade in una deliziosa storia di Luciano Bottaro, “La sindrome di Pippo”, pubblicata su Topolino del 29 giugno 1999 e appena ristampata nei Grandi Classici Disney di novembre.

Luciano Bottaro (Rapallo 1931-2006) è con Romano Scarpa e Giovan Battista Carpi (e oggi Giorgio Cavazzano) uno dei grandi del fumetto Disney in Italia. Mirano ha fortuna nei fumetti Disney ed è curioso che questo omaggio venga da un autore e disegnatore ligure. Ma la città dove abita il veneziano Giorgio Cavazzano riappare ogni tanto fra Topolinia, Paperopoli e dintorni. Il 6 aprile 2004 su Topolino è uscita “Topolino e la balena nera”, fiaba ecologica scritta da Casty e disegnata da Cavazzano: Topolino e Pippo vanno in vacanza a Puerto Minuto e si muovono su un ex peschereccio che si chiama “El Mirano”.

Su Topolino dello scorso 11 aprile, sempre Cavazzano disegna una storia di Tito Faraci, “Topolino e il tesoro dell’isola” dove i nobili Topolino e Minni abitano in una bella villa del Seicento che nient’altro è che Villa Morosini XXV Aprile e passeggiano su un ponte che è uno dei ponti del parco sul Muson Vecchio. È bellissimo vivere in una città che è (anche) di colori e di carta. —



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