Il marito tradito la scopre a letto con il sindaco, intervengono i carabinieri
MESTRE. La storia è di quelle da profonda provincia veneta raccontate da un film meraviglioso, oggi un classico, come “Signore & Signori” di Pietro Germi. Storia di corna. Tutto qui? Eh no: la storia è molto più gustosa. Il triangolo è formato da un sindaco di un paese della Riviera del Brenta, una dipendente dello stesso Comune e il di lei marito che, evidentemente dopo la soffiata di un ghignante diavoletto, piomba come un toro infuriato nella hall di un albergo urlando e schiumando, tanto che il personale deve chiamare i carabinieri. I militari sono anche abili mediatori e riescono a calmare il signore che ha scoperto di essere cornuto. Se la cosa fosse rimasta confinata tra l’albergo e la caserma dei carabinieri sarebbe solo una delle migliaia di vicende, tristi o allegre, nascoste tra le mura di casa. Ma figuriamoci. La notizia vola di bocca in bocca, il cerino diventa incendio, curiosità e morbosità divampano. Più che al capolavoro di Germi, il film diventa una di quelle commedie percorecce e boccaccesche nate dopo l’incolpevole “Decameron” di Pasolini negli anni ’70, con le attrici poi trasformate in infermiere, professoresse di lingue e studentesse ammiccanti. S’intrecciano telefonate tra municipi, le dipendenti comunali carine si beccano occhiate tra l’indagatore e il malizioso, s’intrecciano calcoli che via via limitano i sindaci sospetti. Lui sa che gli altri cominciano a sapere. Se il paese è piccolo, la gente mormora. Scattano gli identikit, il setaccio filtra i nomi probabili, la distilleria del pettegolezzo raffina la maldicenza. Lui comincia ad avere il batticuore, nemmeno fosse colpevole di un reato. «È una cosa privatissima», singhiozza, «un fatto personale». Poi si lascia andare: «Sono terrorizzato da questa sceneggiata pubblica, mi crea un grande imbarazzo sul lavoro e in famiglia. Io continuerò a fare il sindaco, sperando che la gente non mi giudichi per questo fatto privato ma per come amministro il Comune». Il fatto è che tra il sindaco e l’impiegata pare ci sia amore vero, il che rende la vicenda anche un po’ romantica. Lo sfondo c’è: ville antiche e le dolci anse del Brenta.
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