«Il mare è sporco» scoppia la polemica

JESOLO. Galeotta è stata ancora una volta la rete. Il web ha acceso lo scontro sulla spiaggia di Jesolo che ha visto protagonisti la parlamentare dei 5 stelle Arianna Spessotto (nella foto) e il...

JESOLO. Galeotta è stata ancora una volta la rete. Il web ha acceso lo scontro sulla spiaggia di Jesolo che ha visto protagonisti la parlamentare dei 5 stelle Arianna Spessotto (nella foto) e il consigliere comunale Daniele Bison. Spessotto ha evidenziato cosa di poco pulito galleggerebbe in acqua d’estate e il fatto che non fa più da anni il bagno a Jesolo, e subito Bison si irrigidisce la “intercetta” alimentando uno scontro all’ultimo post.

«Dispiace leggere che una parlamentare della Repubblica», ricorda Bison, «scriva che non fa il bagno nel mare di Jesolo visto quello che ci galleggia. Vuole precisare? Farebbe bene a informarsi meglio, visto che dovrebbe rappresentare il territorio. Jesolo da anni si fregia della Bandiera Blu, un importante riconoscimento attenente all’ambiente e alla sua tutela. Gentile onorevole», prosegue, «a Jesolo la raccolta differenziata è oltre il 60%. Mi dispiace, per rappresentare un territorio bisognerebbe prima conoscerlo e non parlare per slogan o per sentito dire».

Spessotto non accetta queste critiche. «Con il mio post su Facebook», dice, «volevo lanciare un allarme pubblico e allo stesso tempo attirare l’attenzione delle autorità. Da abituale frequentatrice della spiaggia di Jesolo, spesso mi capita di rinunciare a fare il bagno a causa della vergognosa quantità di rifiuti che galleggiano in acqua: dai bicchieri delle granite, alle retine dei palloni, dalle carte delle merendine ai mozziconi di sigaretta. Da anni, d’estate, faccio lunghe camminate insieme a mio marito fino al faro e, invece di prendere la tintarella, giriamo insieme, armati di appositi  sacchetti, per raccogliere tutti i rifiuti che si presentano sul nostro cammino».

«Anche a fronte della mia esperienza personale», continua, «posso affermare che ho visto peggiorare la condizione del litorale nel corso degli anni. L’amministrazione comunale non può limitarsi a mettere i bidoni, ma deve fare di più, anche perché, se i dati della raccolta differenziata sono quelli riportato da Bison, pari cioè al 60%,, allora vuol dire che le mie preoccupazioni sono tutt’altro che infondate, considerando che la legge 152/2006 prevedeva un obiettivo differenziata del 65% entro il 2012». (g.ca.)

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