Il male si porta via i sogni di Martina. Addio a 42 anni alla titolare del bar Centrale

Cavarzere. Cordoglio per la donna che gestiva l'attività con la sorella e la madre. Avevano rilevato anni fa il locale di via Roma ed erano riuscite a rilanciarlo. Lei stava per mettere su famiglia con il fidanzato

CAVARZERE. È morta la mattina di mercoledì 16 agosto. Mentre gli altri riprendevano la vita di tutti i giorni, dopo la pausa ferragostana, Martina Mazzucato, 42 anni, ha lasciato la sua vita, i suoi sogni, i suoi cari.

Martina non ce l'ha fatta a resistere oltre al male che la tormentava da tempo, ma ha lasciato, di sé, un ricordo indelebile, impresso nel cuore di quanti l'avevano conosciuta.Questo testimoniano, infatti, i numerosi messaggi di cordoglio che sono giunti alla sua famiglia, anche attraverso Facebook, in particolare al fidanzato Mauro, ma anche alla sorella Fabia e alla mamma Lauretta, con le quali Martina gestiva il Bar Centrale, in via Roma, in questi giorni chiuso per lutto.

La donna, infatti, dopo una precedente esperienza lavorativa in un bar di Boscochiaro, alcuni anni fa, aveva deciso di mettersi in gioco personalmente e aveva rilevato il Bar Centrale, chiuso da qualche tempo. Non un locale appariscente, come potrebbe far supporre il nome: una sola vetrina che si affaccia sulla strada, un banco di mescita neppure tanto grande e una saletta interna. Ma lei, dopo la pausa forzata seguita al venir meno della precedente gestione, lo aveva fatto rinascere.

Ci aveva messo impegno e dedizione, aveva fidelizzato la clientela con la sua simpatia personale e la professionalità acquisita in lunghi anni di gavetta in un mestiere solo apparentemente facile.Probabilmente anche valendosi dei consigli che il suo compagno, Mauro, con cui stava insieme dal 2013, anche lui barman di professione, le aveva potuto dare. Si era, quindi, inserita nella vita sociale cittadina, con iniziative e sponsorizzazioni, come fanno molti commercianti ma, per quanto la riguardava, anche ricevendo importanti riscontri e riconoscimenti da parte dei clienti, sia quelli effettivi che quelli potenziali che venivano raggiunti dalle sue iniziative.

Insomma, poco a poco, con il lavoro e la passione, si stava costruendo un futuro, anche economicamente promettente, che avrebbe potuto concretizzarsi anche nella formazione di una famiglia "sua", più stabile e più tranquilla di quanto non le avesse permesso, fino a quel momento, l'impegnativo lavoro di lei e di Mauro. Forse, dopo tanto "dare", era venuto il momento del "ricevere", di realizzare i progetti. Invece la malattia l'ha colpita e, in poco tempo, le ha impedito di portare a conclusione i suoi sogni. I funerali di Martina si terranno domani, sabato 19, alle 15. 30, nella chiesa di Sant'Ignazio a Rosolina Mare.

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