Il libraio Pelizzato si ritira e si avvicina a Casson
Il libraio pensa al ritiro dalle primarie e si avvicina all’ex giudice. Giovanni Pelizzato, candidato indipendente alle primarie del centrosinistra, ha annunciato la possibilità di ritirarsi dalla competizione. «Non so se saranno le primarie lo strumento più utile per portare la novità nella prossima amministrazione», dice. Ieri un fugace incontro con Felice Casson e un avvicinamento tra i due con un obiettivo comune: il cambiamento.
«Una persona che dimostra grande senso di responsabilità», commenta Casson, «e si interroga su come essere utile nel modo migliore alla propria comunità. Ha dimostrato di avere idee e progetti che vanno nella direzione di un cambiamento per Venezia, a favore dei cittadini e della crescita della comunità civile. A prescindere da come finirà, lo invito fin da ora a partecipare agli eventi della campagna elettorale e a portare il suo contributo».
Campagna elettorale che muove i primi passi. Jacopo Molina, avvocato e anche lui in corsa per le primarie, attacca nuovamente la gestione del Casinò. «Un calo del 33 per cento, superiore anche a quello di Saint Vincent mezzo chiuso per lavori», dice, «una discesa che continua. La responsabilità non è certo dei lavoratori che non hanno poteri decisionali, ma dei vertici della Casa da gioco. Gli introiti del Casinò sono passati dai 192 milioni del 2006 ai 104 del 2013. Se fossero stati migliori, obiettivo non certo impossibile, il Patto di Stabilità sarebbe stato meno penalizzante anche per i lavoratori del Comune».
Nicola Pellicani, candidato alle primarie dalla maggioranza congressuale del Pd continua intanto i suoi incontri con le categorie economiche. Ieri ha definito «molto utile per individuare le priorità della prossima amministrazione» la ricerca “Oltre il Pil” presentata da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e all’Università. «Punti da affrontare», dice, «sono soprattutto la microcriminalità e la scarsa attrattività verso le fasce più giovani».(a.v.)
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