Il Leone come telo mare la svolta venetista di Povia

Il cantante ha pubblicato uno scatto al mare in cui è immortalato con il Gonfalone L’idea per lanciare il brano “Serenissima” a cui sta lavorando. Ma il web lo critica
VENEZIA. Forse voleva essere una battuta. Oppure il cantautore e blogger milanese Giuseppe Povia ha davvero avuto un colpo di fulmine sulla via di Venezia. Perché dopo alcune dichiarazioni pro-venetisti, ora annuncia che ha intenzione di dedicare una delle sue canzoni alla Repubblica di Venezia.


Fatto sta che non ha ottenuto l’effetto sperato. Sul web in molti hanno criticato l’uso della bandiera con il Gonfalone di San Marco a mo’ di asciugamano per fare pubblicità al suo brano. Nella foto il cantante usa un telo da spiaggia con la bandiera da combattimento della Serenissima Repubblica di Venezia per coprirsi parti intime e petto. Oltretutto la bandiera, ma Povia non lo sa, è sbagliata: il Leone marciano vi è raffigurato con la spada ma con il Vangelo aperto. Un controsenso per ogni veneziano, visto che il Leone di San Marco con la spada deve per forza avere il Vangelo chiuso, dato che vi comparirebbe altrimenti la scritta “Pace a te Marco mio evangelista”. Ignaro di tutto questo, il cantante sembra essere concentrato sulla sua canzone. Un brano che si chiamerà “Serenissima” e che Povia vorrebbe presentare il 25 aprile, giorno di San Marco patrono di Venezia (e non del Veneto).


«Penso e ripenso al brano sul quale sto lavorando da mesi sulla Repubblica di Venezia», scrive il cantante sulla sua pagina Facebook, «Si chiamerà Serenissima e spero di pubblicarlo il 25 aprile, festa di San Marco. Ora sono al mare all’Isola d’Elba a trovare i miei. Un solo difetto qui all’Isola.. C’è il ricordo un po’ troppo positivo di Napoleone Bonaparte... (che mi sta di un antipatico che vi lascio immaginare. Sarò in concerto alla festa veneta, 3 settembre a Villafontana (Verona)».


Da sempre su posizioni di estrema destra e dopo aver affermato che la sua dipendenza dalla cocaina (dai 18 ai 28 anni) è stata dovuta all’azione contro di lui del gruppo segreto “Nuovo ordine mondiale”, Povia lo scorso mese ha abbracciato idee sempre più radicali, tanto da arrivare a definire “atto patriottico” un attentato contro l’albergatore Valerio Ponchiardi che aveva ospitato alcuni profughi richiedenti asilo.


Ora la svolta venetista, tanto che nella foto il cantante fa con la mano il simbolo degli indipendentisti, una V e una L a simboleggiare “Veneto Libero”. Una svolta che però è cominciata con il piede sbagliato: l’uso un po’ troppo spigliato di un gonfalone che i venetisti ritengono “sacro”.


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