Il “laurea day” con Piero Angela

«Vi troverete di fronte alla piramide demografica rovesciata. I vecchi saranno quattro volte i giovani. La vita arriverà a 120 anni. Dovrete perseguire l’eccellenza per stare al passo con questo scenario che nessuna generazione prima di voi ha conosciuto». È Piero Angela “a indicare la via” da prendere agli 880 cafoscarini proclamati ieri dottori sul grande palco rosso montato in una piazza San Marco gremita. In migliaia oltre le transenne, altrettanti all’interno assiepati sulle sedie bianche nel cuore della cerimonia. Un cielo di piombo che butta a pioggia, ma l’acqua non arriva. E lo spettacolo va avanti per due ore buone. Dopo il via del rettore Carraro e il discorso dell’assessore ai Trasporti, Ugo Bergamo, che ha portato il saluto del sindaco Orsoni, in omaggio al fatto che per la quinta volta consecutiva Ca’ Farsetti ha messo a disposizione di Ca’Foscari la piazza, è stata l’analisi del giornalista televisivo ad anticipare l’elenco al microfono dei quasi novecento neo dottori. «È un giorno importante per voi», prosegue il giornalista rivolto alle prime file dove siedono gli studenti, «che segna il passaggio dal mondo degli studi a quello del lavoro. La ricetta del successo anche nell’incertezza occupazionale è puntare all’eccellenza». La grande cerimonia del giorno della laurea con cui l’università veneziana ha sostituito la discussione della tesi triennale, anche quest’anno ha richiamato un enorme folla di pubblico.
«È un veneto unico nel panorama italiano che rende ragione alle vostre fatiche di studio che via anno portato fino a questo palco», dice il rettore. Non solo genitori entusiasti, gli amici dei laureandi, già armati della farina e uova per la festa della sera in Santa Margherita, ma anche turisti e curiosi attirati dall’enorme palco tra le Procuratie. Una folla che ha accolto calorosamente Piero Angela.
Marco Petricca
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