Il gruppo “Mira siamo noi” si sfalda in anticipo

Un gruppo di promotori se ne va e accusa Marcato: «Vuole solo ricandidarsi a sindaco»

MIRA. Il gruppo “Mira siamo noi” si sfalda, e una parte degli aderenti lo abbandona per contrasti interni, e, secondo i fuoriusciti, per l’intenzione dell’ex sindaco Roberto Marcato «di ricandidarsi a primo cittadino di Mira per l’ennesima volta».

Ad uscire dal gruppo, sono stati fra i più noti, l’ex consigliere comunale Fabio Zanchetta, l’ex assessore Stefano Lorenzin e anche il portavoce Dario Frezza. «“Mira siamo Noi”, per quel che riguarda me e alcuni altri», spiega Zanchetta, «era un progetto per radunare persone comuni e di buona volontà non necessariamente politicizzate, che, con l’ausilio di persone di esperienza amministrativa, potessero dar vita a una possibilità di amministrare la nostra città di fronte al fallimento della gestione da parte del Movimento 5 stelle».

«Abbiamo pensato», continua Zanchetta, «che mettere a disposizione l’esperienza di alcuni ex amministratori, come l’ex sindaco Marcato, fosse il volano attraverso il quale si semplificava l’impegno dei cittadini per affrontare, con reale partecipazione, la vita politica nella propria comunità. L’idea che partendo dal basso, si potesse realizzare un programma innovativo e individuare persone nuove da coinvolgere mi ha mosso a lavorare alacremente ed a collaborare con persone entusiaste. Eppure, nonostante le premesse e il fervido clima che si andava costruendo, i mali della “vecchia” politica hanno da subito iniziato a compromettere questo progetto da parte di chi ha anteposto il proprio interesse per “tagliarsi addosso” il ruolo di candidato a sindaco; proprio chi, come Marcato, il sindaco lo aveva già fatto e che avrebbe solo dovuto aiutare e sostenere un percorso».

Chiare per Zanchetta le conseguenze: «Questo personalismo ha talmente preso il sopravvento che, nonostante tentativi di chiarimento, ha portato ad una discussione ben oltre le righe che ha di fatto spinto me, il portavoce ed altri, ad abbandonare quello che è diventato il progetto di un singolo». (a.ab)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia