Il gran Listòn con il tabarro Ieri la dodicesima edizione

La modista veneziana Monica Daniele, produttrice del Tabarro “San Marco”, ha promosso per il giorno dell’Immacolata la XII edizione della manifestazione “Gran Listòn in Tabarro”. A Venezia e in tutti...
Interpress/gf,tagliapietra.08.12.2014.- Tabarro in Piazza S.Marco
Interpress/gf,tagliapietra.08.12.2014.- Tabarro in Piazza S.Marco

La modista veneziana Monica Daniele, produttrice del Tabarro “San Marco”, ha promosso per il giorno dell’Immacolata la XII edizione della manifestazione “Gran Listòn in Tabarro”. A Venezia e in tutti i territori che componevano la Serenissima, il liston era la passeggiata nelle piazze e nei centri delle città. Il liston si praticava dunque in tutte le città venete e anche in quelle della costa dalmate e nelle isole ioniche. Infatti, ad esempio, la via principale di Corfù, dove sono sistemati tutti i caffè, continua a chiamarsi proprio Liston. Mentre il tabarro è un mantello a ruota intera che ebbe grande successo nel Settecento veneziano, come viene testimoniato dalle tele dei grandi pittori veneziani dell’epoca: da Longhi a Guardi, da Canaletto a Tiepolo.

“Il Tabarro” è poi anche diventato il titolo di una delle più belle e conosciute opere di Giacomo Puccini. L’origine del termine è molto incerta, c’è chi lo fa derivare dal latino medioevale tabarrus, chi dal francese antico tabarat e chi dal latino tabae. Nel 1600 l’uso del tabatto caratterizzava i semplici cittadini, detti appunto “da tabarro”. I nobili portavano altro, ma anche i giovani patrizi cominciarono ad indossarlo soprattutto per le loro avventura notturne. Così il governo della Serenissima avvcersava il suo uso tra i nobili. Solo nel 1762 il suo uso venne depenalizzato per i nobili ed aveva già cominciato ad essere considerato di gran moda. Oltre agli uomini iniziatono ad indossarlo anche le donne, in particolare per coprire lussuosi vestiti e gioielli. Il secolo d’oro del tabarro fu proprio il 700, quando veniva prodotto in diversi colori.

Oggi il tabarro ha ritrovato una sua nuova giovinezza grazie all’attività di Monica Daniele che lo produce a Venezia con il marchio Tabarro San Marco. Il Gran Listòn 2014 di quest’anno è stato dedicato ad uno dei padri del tabarro, il commediografo veneziano Carlo Goldoni. I partecipanti al Liston si sono ritrovati alle e 15.30 in piazza San Marco, dove i partecipanti hanno passeggiato, come da tradizione, e hanno chiaccherato, indossando naturalmente tutti il tabarro.

Il Liston si è poi diretto verso Campo San Stin, dove Federico Fontanella ha recitato una sua pièce “Lumini de capitei”, sull’ultima ora di vita a Parigi di Carlo Goldoni. A conclusione della manifestazione, Monica Daniele ha regalato ai partecipanti un libro di storia veneziana.

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