Il funerale della figlia viene celebrato lo stesso giorno della morte del padre 50 anni fa

Cinquanta anni fa, moriva il padre Giuseppe, improvvisamente, per un attacco cardiaco nel pordenonese. E nello stesso giorno, domani,  alle 15, nella chiesa di Sant’Anastasio, verrà celebrato il funerale della figlia, Olinda Panont in Cagnin, morta a 64 anni, residente a San Donà di Piave, dove lavorava come impiegata amministrativa all’Ipercoop. Così ha voluto, dopo essersi ammalata di tumore. «Voglio tornare vicino a mio padre», aveva detto. Quella di Olinda è una storia che si colloca all’interno di una famiglia che, desiderosa di un lavoro stabile, lascia la propria terra. Olinda era la secondogenita di Giuseppe Panont, cresciuto nel borgo agricolo cessaltese di Sant’Anastasio, assieme a Graziana, Luisella e Daniele. Giuseppe negli anni 60 decide di emigrare, e va a vivere con la moglie e i figli a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. La casa è a pochi chilometri dalla Zanussi, l’azienda che fabbrica elettrodomestici che in quel periodo attira migliaia di lavoratori da tutto il Veneto orientale. Il 17 gennaio 1975 la morte. Il desiderio suo, ribadito più volte in famiglia, era quello di tornare a Sant’Anastasio, e si è deciso per la sepoltura nel cimitero del paese. Nel frattempo Olinda, conosciuta come Linda, è cresciuta e si è sposata con un uomo di San Donà di Piave, Claudio Cagnin. Ha trovato lavoro all’Ipercoop, ha condotto una vita normale, fino alla malattia. «Poi ha espresso il desiderio di tornare anche lei a Sant’Anastasio – ha raccontato la sorella Luisella Panont, che lavora come amministrativa al Cro di Aviano – e per puro caso la data del suo funerale coincide con la morte di nostro padre. Riposeranno vicini, quasi uno accanto all’altro». La famiglia ha voluto ringraziare l’Hospice Via di Natale di Aviano e il servizio di assistenza domiciliare di San Donà di Piave. Tutte le offerte verranno devolute al servizio Via di Natale di Aviano.