Il fondo F2i in Multi Service Il Porto: «Grande opportunità»

Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Pino Musolino la possibile entrata del fondo di investimento F2i, attraverso il gruppo Porto di Carrara, nella compagine societaria di Multi Service, «è una grande opportunità per il porto di Venezia». «Abbiamo seguito con attenzione negli ultimi mesi le fasi preliminari dell’operazione, che dimostra l’attrattività degli scali portuali di Venezia e di Chioggia», dice il presidente Pino Musolino, «si tratta di un’ottima opportunità per lo sviluppo del settore delle rinfuse solide che vanta già numeri importanti a Venezia, grazie alle oltre 7,3 milioni di tonnellate movimentate nel 2018 in crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente, e grazie a player eccezionali come Multi Service». «E’ evidente», aggiunge Musolino, «che l’eventuale rafforzamento del comparto potrebbe favorire la crescita occupazionale e un ulteriore aumento della competitività del sistema portuale veneto. Per quanto di competenza, esamineremo ora attentamente i dettagli della proposta di F2I, che si prefigura come molto interessante». Musolino interviene all’indomani della notizia del quasi certo e imminente arrivo del fondo di investimento F2i nel porto commerciale di Venezia. Il fondo guidato da Renato Ravanelli, secondo quanto riportato l’altro giorno dall’agenzia Radiocor «potrebbe firmare un accordo vincolante per rilevare alcuni asset portuali dell’armatore Enrico Bogazzi» che comprendono anche il terminal Multi Service a Porto Marghera. F2i contra tra i soci fondatori Cassa Depositi e Prestiti, Unicredit, Banca Intesa San Paolo, China Investment Corporation (Cic) e la società di investimenti privata Adrian. F2I, potrebbe subentrare a Enrico Bogazzi anche nelle banchine del porto di Marina a Carrara da Marina di Carrara per aggiudicarsi uno sbocco a mare nell’alto Tirreno e a Venezia per l’alto Adriatico. —



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