Il flop della social card la ottiene solo uno su tre

Novanta beneficiari su 275 domande, contributi non ancora distribuiti dall’Inps L’esperimento governativo non decolla mentre la crisi morde troppe famiglie
Di Mitia Chiarin
20061106 - ROMA - ECO - PENSIONI: INPS, 182.952 DOMANDE ANZIANITA' 9 MESI (+10,5%). Un gruppo di anziani seduti su alcune poltroncine dell'ufficio Inps di Napoli in una immagine del 14 febbraio 2006. Secondo i dati Inps sono aumentate ..rispetto all'anno scorso anche le pensioni di invalidita' (122.913 richieste in nove mesi con una crescita del 3,6%), ..mentre si sono ridotte le domande di pensioni indirette (quelle dovute al coniuge e ai figli superstiti del lavoratore che muore ..prima di ottenere la pensione, in nove mesi 22.131, -2,9%) e quelle di reversibilita' (142.276 in nove mesi con un -3,1%)...CIRO FUSCO/ARCHIVIO - ANSA - KRZ
20061106 - ROMA - ECO - PENSIONI: INPS, 182.952 DOMANDE ANZIANITA' 9 MESI (+10,5%). Un gruppo di anziani seduti su alcune poltroncine dell'ufficio Inps di Napoli in una immagine del 14 febbraio 2006. Secondo i dati Inps sono aumentate ..rispetto all'anno scorso anche le pensioni di invalidita' (122.913 richieste in nove mesi con una crescita del 3,6%), ..mentre si sono ridotte le domande di pensioni indirette (quelle dovute al coniuge e ai figli superstiti del lavoratore che muore ..prima di ottenere la pensione, in nove mesi 22.131, -2,9%) e quelle di reversibilita' (142.276 in nove mesi con un -3,1%)...CIRO FUSCO/ARCHIVIO - ANSA - KRZ

Solo uno su tre ce l’ha fatta. Sono appena una novantina i beneficiari, nel Comune di Venezia, della nuova social card. Il contributo sperimentale non è ancora arrivato alla applicazione pratica. Dopo un anno perso tra progettazione, attivazione, bandi per la partecipazione e verifiche sulle domande, solo tra marzo e aprile di quest’anno l’Inps comincerà ad inviare, dopo la pubblicazione delle graduatorie finali attesa a giorni, i contributi mensili che variano dai 231 ai 400 euro.

Di fatto, il progetto continua a rivelarsi un flop perché se prendiamo l’esperienza di Venezia è facile intuire che i numeri dei beneficiari, appena una novantina in tutto il Comune su quasi 300 domande, sono un campione minimo delle famiglie con figli alle prese con la crisi economica e a rischio impoverimento. Anche in Comune lo sanno e allargano le braccia. «Quello della nuova social card è un progetto che ha marciato con un fortissimo ritardo e che è stato rallentato da una esclusione rilevante, effetto dei criteri troppo rigidi che hanno inserito a livello governativo per questa sperimentazione. I problemi sono emersi anche in una riunione tecnica di pochi giorni fa con le altre città che hanno partecipato alla sperimentazione. A Napoli l’esclusione ha toccato punte del novanta per cento e da noi i risultati non sono certo soddisfacenti», spiega, amareggiato, il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato.

Quel che Simionato evita, nel suo stile, di dire è che la sperimentazione della nuova social card attivata dal governo Monti e proseguita con l’amministrazione Letta (50 i milioni stanziati) si sta rivelando ovunque un fallimento. Contributi che da agosto 2013, quando è scaduto il bando per le domande, ad oggi non sono ancora arrivati e ben pochi beneficiari. Esclusi dal provvedimento sono stati tanti, per le norme eccessivamente rigide per l’accesso ai contributi. A Venezia solo una 90ina di persone ammesse ai contributi su 275 domande arrivate. E un plafond per la città capace di dare risposta a massimo 300 domande. Poche.

Il Comune di Venezia, come gli altri enti locali coinvolti nella sperimentazione (in tutto dodici grandi città) non hanno potuto intervenire per apportare alcun miglioramento o accelerare il percorso. La nuova card affianca la vecchia, varata dal governo Berlusconi e di cui beneficiano in città 805 anziani sopra i 65anni e 148 famiglie di bimbi tra zero e tre anni. Tutti esclusi da questo esperimento dagli scarsi risultati.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia