Il fiuto del Labrador scopre un etto di cocaina

Pramaggiore. I carabinieri hanno arrestato un pregiudicato di 58 anni In casa aveva tutto il materiale per confezionare la droga e venderla
PRAMAGGIORE. Ancora un arresto per droga nel Portoguarese. Stavolta a finire nei guai è stato un 58enne di Pramaggiore, M.A. le sue iniziali, volto già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Lo hanno arrestato, nel pomeriggio di sabato scorso, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Portogruaro. Si è trattato del nono arresto per detenzione di stupefacente effettuato nel mese di settembre dai militari della Compagnia della città del Lemene che, sotto la guida del maggiore Michele Laghi, hanno lanciato un’imponente azione di contrasto al fenomeno.


Nel dettaglio dell’ultima operazione, già da qualche tempo, nella loro azione preventiva di controllo sul territorio, i carabinieri del nucleo Radiomobile avevano notato dei movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione di M.A.


Quando gli elementi raccolti sono stati tali da confermare i sospetti, i militari hanno deciso di passare rapidamente all’azione e hanno bussato alla porta del 58enne. Ad accompagnarli c’era un cane Labrador della polizia locale di Caorle, addestrato al rinvenimento di stupefacenti. Seguìto dal suo agente conduttore, il cane ha dato un importante aiuto ai militari. Grazie al fiuto del Labrador, infatti, i carabinieri hanno potuto rinvenire due involucri contenenti, complessivamente, circa 94 grammi di cocaina.


Nell’abitazione del 58enne sono stati trovati anche un bilancio elettronico di precisione e del materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente, in modo da ricavarne le dosi pronte per la vendita.


Sorpreso e turbato alla vista dei carabinieri, M.A. non ha potuto far nulla per nascondere ciò che custodiva a casa. L’uomo è stato così arrestato per detenzione illecita di sostanza stupefacente. Si trova adesso agli arresti domiciliari nella sua abitazione, come disposto dal pubblico ministero Marco Brusegan, della Procura di Pordenone, competente per territorio.


Al fiuto degli investigatori si è unito quello del Labrador: anche a Mestre i cani sono di fondamentale aiuto per scoprire i nascondigli della droga.


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