Il finto islamico e truffatore su Mediaset abita a Marghera

Il Rom si è finto prima un credente islamico e poi un truffatore di auto davanti ai microfoni di Fulvio Benelli. Il caso smascherato da "Striscia la Notizia"
Un fotogramma del servizio incriminato
Un fotogramma del servizio incriminato

MARGHERA. È un vero Rom che abita in una casa occupata a Marghera con moglie e prole l’uomo che per ben due volte si è finto prima un credente islamico e poi un truffatore di auto davanti ai microfoni del giornalista Mediaset Fulvio Benelli, 40 anni, licenziato in tronco dopo una ricostruzione dei fatti andata in onda su “Striscia la notizia”. Il giornalista contesta il servizio messo in onda dal programma di Antonio Ricci e il licenziamento affermando, in una intervista al quotidiano “il Tempo” di Roma, di non aver “taroccato” alcun servizio e, in conclusione, di essere stato in buona fede quando ha intervistato il nomade.

Il giornalista racconta di aver incontrato il nomade la prima volta il giorno dopo l’uccisione del 148 studenti in Kenia quando era stato inviato a Mestre a cercare islamici radicali e moderati. L’incontro avviene all’esterno del centro di preghiera islamico di Marghera dove il Rom residente a Marghera lo avvicina e si fa intervistare. «Mi spiega di essere tunisino e che l’Islam fa bene a uccidere e fa bene a uccidere gli infedeli. Mi diceva cose forti», spiega il giornalista, «e io ci sono cascato». Ma il nomade torna alla carica e dopo qualche giorno richiama il giornalista spiegandogli di potergli raccontare come i Rom rubano le auto. Il giornalista parla con i superiori e torna a Mestre per l’intervista. Va nella casa del Rom e scopre che è un nomade e non ha nulla a che fare con l’Islam. Poi scatta il servizio sulle auto rubate. Servizio che viene realizzato senza però rubare alcuna vettura. Il servizio va in onda ma questo particolare viene tralasciato. Poi “Striscia la notizia” sbugiarda quello che definisce “Rom polivalente” e il gionalista perde il posto. Ma ora è pronto a ricorrere.

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