Il Festival lancia la sfida all’antipolitica
Mestre si veste anche quest’anno di giallo per la sesta edizione del Festival della politica della Fondazione Gianni Pellicani. Il via, con l’anteprima, oggi pomeriggio e l’inaugurazione con il ministro della Giustizia Andrea Orlando che partecipa alle 19 ad un dibattito sul tema politica e sicurezza, in piazzetta Pellicani, assieme al prefetto Vittorio Rizzi, attualmente direttore Centrale Anticrimine, e Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1. Prevista anche la partecipazione del sindaco Luigi Brugnaro, che sostiene il Festival mestrino.
Il dialogo sulla sicurezza, tema molto sentito anche a Venezia e Mestre, indica subito il tema conduttore di questa sesta edizione: la grande crisi globale che stiamo attraversando, che genera paure e insicurezze, determinate da conflitti, terrorismo, ondate migratorie e un’economia che fatica a riprendersi.
Nella giornata di anteprima vanno segnalati altri due importanti appuntamenti: il primo alle 17.30, sempre in piazzetta Pellicani, vedrà la presentazione del progetto di G124, il gruppo di lavoro di Renzo Piano sulle periferie, focalizzato quest'anno su Marghera. Un progetto al quale la Fondazione Pellicani collabora da tempo e che si occupa di rigenerazione urbana dal basso, coinvolgendo i cittadini, le associazioni, e intervenendo in spazi degradati per riqualificarli. Anche questo significa garantire la sicurezza delle città in cui viviamo. Lo spiegheranno Raul Pantaleo, architetto e tutor del Gruppo G124, i giovani ricercatori che lavorano al progetto (Nicola Di Croce, Laura Mazzei e Anna Merci) e un rappresentante della Rete Orma (Officine Riuso Marghera) assieme a Nicola Pellicani, direttore del Festival, che spiega: «Anche quest’anno il Festival offre un’occasione di confronto plurale al di fuori di stereotipi e di luoghi comuni. Sarà un momento di approfondimento sui grandi temi che scuotono il mondo. Una sfida all’antipolitica, partendo dai contenuti e dal merito, lasciando fuori dalla porta polemiche e strumentalizzazioni. E diamo un contributo a rivitalizzare il centro, generando più sicurezza».
Sempre oggi alle 18 in piazzetta Battisti, davanti al Toniolo, il giornalista Guido Moltedo, fondatore della rivista online ytali., discute con due giovani spin doctor, Dino Amenduni (Proforma) e Giovanni Diamanti (Quorum) del fenomeno Trump. Il festival prosegue poi fino all’11 settembre, con il gran finale di domenica in piazza Ferretto con il cantautore Francesco De Gregori.
Anche quest’anno ci saranno tante occasioni per riflettere con 50 incontri e più di 110 relatori. Varie le sezioni: Shakespeare, fumetti, cinema, presentazioni di libri. E anche le incursioni fuori dal centro, per un festival diffuso che quest’anno arriva nei parchi con il grande gioco della democrazia: coinvolti l’8,9 e 10 settembre dalle 17 alle 18 i parchi Piraghetto, Catene e Bissuola. Ogni giornata sarà coordinata da Alessandra Natali, giornalista di Sky Tg24, con Matteo Zennaro, schermidore olimpionico. Obiettivo del gioco «far interagire i bambini e ragazzi su decisioni della collettività, fino a produrre un documento di proposta per ogni tema. Al parco Piraghetto i laboratori saranno incentrati sulla natura in città, al parco Catene si esploreranno gli aspetti del gioco e delle regole, al parco Bissuola i nuovi metodi di apprendimento». Collaborano le associazioni “Viva Piraghetto” e “Nuova Catene Futura”.
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