Il fatturato cresce del 25% Viticoltura, un anno d’oro

Jesolo. Bilancio positivo per la cooperativa Cantine del Veneto Orientale (Vi.V.O.) Giro d’affari di 65 milioni e mezzo, 600 mila quintali di uva per 50 milioni di litri
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - PASSADOR FRANCO DIRETTORE GENERALE CANTINE VI.V.O.
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - PASSADOR FRANCO DIRETTORE GENERALE CANTINE VI.V.O.

JESOLO. Con un fatturato in crescita di oltre il 25%, il 2015 è stato un anno decisamente di successo per le Cantine Viticoltori del Veneto Orientale (Vi.V.O.). La società cooperativa vitivinicola, tra le più importanti del territorio, è nata tre anni fa dalla fusione tra le Cantine Produttori Riuniti del Veneto Orientale di Jesolo e la Cantina di Campodipietra di Salgareda (Treviso). La struttura, che ha come direttore generale l’enologo Franco Passador, può contare su cantine di produzione, oltre a Jesolo e Campodipietra, anche a Meolo, Torre di Mosto, Pramaggiore, Portogruaro e nel Trevigiano a Motta di Livenza e Roncade.

Nei giorni scorsi si è riunita l’assemblea della Vi.V.O. Cantine, che ha approvato il bilancio di esercizio 2014-2015, ma ha tracciato anche un consuntivo del primo triennio di operatività dalla fusione. Il fatturato consolidato per Vi.V.O., con la propria casa vinicola Bosco Viticultori, è stato nell’esercizio 2014-2015 di 65 milioni e 574 mila euro. Il fatturato dell’annata precedente era stato di 51 milioni e 410 mila euro. Si è registrato, dunque, un aumento del 25,62%. Il vigneto complessivo è di quasi 4 mila ettari. La produzione di uva della vendemmia 2015 è stata di poco meno di 600 mila quintali, il 70% di uve bianche e il 30% di uve rosse. La produzione di vino ottenuta è di 50 milioni di litri.

La Vi.V.O. Cantine può contare su due Docg (Malanotte e Lison, l’ex Tocai), due Doc storiche come Piave e Lison Pramaggiore (per quest’ultima Doc le tre cantine sociali presenti sul territorio sono tutte del gruppo), nonché sulla Doc Prosecco e sulla Doc Venezia. Su quest’ultima si concentrano particolari interessi, soprattutto per l’export. Anche se a far la parte del leone all’estero è sicuramente il Prosecco.

«Un prodotto che ha saputo conquistare l’apprezzamento di ogni categoria di consumatore», spiega Franco Passador, «non dimentichiamo inoltre la grande capacità dei nostri imprenditori di saper affrontare le sfide più difficili, in particolare quella del marketing, che un tempo forse ci metteva a dura prova. Oggi, invece, riusciamo a essere presenti nelle più prestigiose fiere internazionali. A questi appuntamenti partecipiamo a testa alta, consapevoli del fatto che il percorso intrapreso, anche dopo tanti sacrifici, oggi ci sta dando molte soddisfazioni. E questa strada non la vogliamo abbandonare». Vi.V.O. Cantine esporta i propri vini sia nei Paesi Ue che extra europei.

Giovanni Monforte

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