Il doppio grattacielo di Pier Cardin uno a Venezia l'altro a Parigi
Progetto del maestro della moda, l’opera sarà alta 306 metri. Pierre Cardin vuole chiedere aiuto a Berlusconi per il suo maxigrattacielo
Pierre Cardin
Pierre Cardin vuole parlare anche a Silvio Berlusconi - non appena si sarà definitivamente ristabilito dall’aggressione subìta a Milano - del suo Palazzo della Luce, il grattacielo di oltre trecento metri d’altezza che vuole costruire in duplice copia a Parigi e in un’area compresa tra Venezia e Padova, ma comunque prossima alla gronda lagunare.
E’ il progetto da tempo caro allo stilista francese di origine trevigiana che ha già casa in laguna, a Palazzo Bragadin, alle spalle di Campo San Cassiano.
«Quello - ha dichiarato di recente in un’intervista al nostro giornale - è il mio sogno, a cui penso su da tre anni. Il suo posto ideale sarebbe tra Venezia e Padova, per sfruttare il Passante. Sarebbe una sorta di scultura abitabile. Di giorno trasparente e di notte tutto illuminato. Sarà talmente alto che dalla sommità di potrà vedere Venezia. Lo ripeto, un sogno». Un sogno che Cardin - non più un ragazzino, con i suoi 87 anni di età - vorrebbe presto trasformare in realtà, con un investimento di circa 2 miliardi e mezzo di euro, dando un’accelerata al progetto anche in laguna, visto che quello parigino sarebbe più avanzato e il plastico, a quanto sembra, sarebbe già stato visionato anche dal presidente francese Sarkozy.
Per la sede parigina le localizzazioni possibili sarebbero L’Ile Seguin, sulla Senna, alle porte di Parigi - già “scartata” da François Pinault per la sua collezione d’arte contemporanea poi approdata alla Punta della Dogana - oppure il quartiere di Olympiades, a est della capitale francese. Recentemente è sorta l’idea di rivolgersi a Berlusconi per il progetto veneto interamente concepito da Cardin, che è anche architetto e disegnatore.
Il Palazzo della Luce sarà un grattacielo alto 306 metri, dal design futuristico - che richiama le costruzioni fantastiche di film come Blade Runner o Guerre stellari - con tre torri a vela di vetro disposte a stella, sezionate da 8 dischi.
La prima, alta appunto 306 metri, sarà di 80 piani e sarà destinata a residenza; la seconda, alta 272 metri e di 71 piani, sarà invece destinata a uffici e servizi, mentre nella terza, di 62 piani, potranno trovare posti alberghi e ristoranti.
Previsti 21 ascensori per l’accesso diretto al Palazzo. La struttura verticale sarà composta di 30 pilastri di calcestruzzo ad alta resistenza con strutture orizzontali più leggere in acciaio a contenimento delle masse.
Una parte del grattacielo a tre corpi dovrebbe essere dedicata all’Università internazionale della moda e del design, un altro dei sogni di Cardin.
Previsti addirittura nove livelli sotterranei adibiti a parcheggi per le auto.
Per il progetto di Cardin non mancherebbero gli investitori internazionali interessati, ma il punto è adesso trovare la collocazione e acquistare i terreni con i relativi permessi.
L’idea di situarlo nella cosiddetta «Veneto City»,tra Dolo e Mirano - come pure era stato ipotizzato - non sembra attuale e si cerca, se possibile, una location più vicina a Venezia, perché il desiderio dello stilista è che dall’alto di esso sia possibile vedere addirittura Piazza San Marco e l’intera città d’acqua. L’ex ragazzo veneto immigrato in Francia oggi è ancora alla guida di un colosso che coinvolge 200 mila persone in dodici paesi del mondo.
Dalla moda all’Espace Cardin, dai ristoranti Maxim’s agli hotel, dall’acqua minerale che viene prelevata e imbottigliata ad Arezzo ai profumi. Ma il suo desiderio è ora quello di tornare in grande stile in laguna con il suo Palazzo della Luce, sempre se Silvio Berlusconi gli darà una mano nel permettergli di realizzarlo.
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