Il debutto del Mof è ok ma manca la segnaletica

Più spazio e migliori infrastutture nel mercato di via delle Macchine, difficile da raggiungere. I grossisti: «Logistica da migliorare e abitudini da rodare»
Di Giacomo Costa
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MARGHERA. Più spazio, migliori infrastrutture ma ancora tante abitudini da limare ed adattare alla nuova sede. Insomma, per poter rimpiazzare completamente lo storico complesso di via Torino ci sarà bisogno di una fase di rodaggio. Nella notte tra domenica e ieri ha finalmente aperto il nuovo Mof, il mercato ortofrutticolo all'ingrosso della terraferma veneziana che, dopo una lunga trafila burocratica e un tira e molla sopravvissuto a due amministrazioni comunali, ha traslocato da Mestre a Porto Marghera, occupando la struttura antisismica 22 milioni di euro che sorge in via delle Macchine, nel tratto compreso tra le vie dell’Atomo e dell’Elettricità.

Anticipo. In realtà, sebbene la notte di ieri sia stata la prima aperta ai clienti, gli operatori del Mof calpestano il pavimento grigio già da diversi giorni: dal 31 dicembre infatti si è proceduto al trasporto di tutti i materiali e le rimanenze e già nelle ultime settimane del 2015 in molti avevano iniziato a fare su e giù da via Torino per anticipare i tempi: «Abbiamo dovuto trasferire una cinquantina di bilici solo per le giacenze», spiegava ieri mattina Paolo Rovoletto, presidente del consorzio del mercato e a sua volta grossista. «Ci siamo messi d'impegno, abbiamo dovuto correre, ma era l'unico modo per evitare che la merce si accumulasse ancora di più: io personalmente sono qui dalle 22 di domenica e resterò fino alla chiusura».

Bancali pronti. Anche la maggior parte dei suoi colleghi sono pronti. Alle 3 di notte Rovoletto specificava orgoglioso: «Accatastati nel corridoio centrale ci sono già tutti gli ordini per Venezia, di modo che alle 5 i bancali siano in città, proprio come ogni altro giorno».

Manca la segnaletica. Lo spazio in via delle Macchine è tanto, ben 15mila metri quadri, e le 35 celle frigo, alimentate da un impianto fotovoltaico ad alte prestazioni, sono una novità ben accetta. «Stiamo lavorando per migliorare la logistica interna e soprattutto esterna, sostituendo abitudini vecchie di decenni», continua il presidente del Mof. «Stiamo già pensando a come realizzare parcheggi riservati ai clienti in arrivo, ma il principale problema ora è che molti camion, specialmente quelli provenienti dall'estero, in questo momento staranno girando a vuoto perché il Comune non ha ancora piazzato sulle strade la segnaletica che indichi la nuova sede del mercato».

Informazioni. A confermare il disguido anche i gestori del bar Gustoclick, aperto 24 ore al giorno, all'incrocio con via dell'Elettricità: «In molti ci hanno chiesto se questa fosse la strada giusta», racconta un banconiere, «e pensare che da questo lato noi intercettiamo solo una piccola parte di chi cerca il mercato».

Via vai di furgoni. Nonostante tutto, comunque, alle 4 e mezzo del mattino via delle Macchine era un continuo andirivieni di auto e furgoni, mentre sotto le luci al neon del palazzo un esercito di carrelli e muletti a motore riempiva i vani dei camion, facendo da contraltare ai moltissimi clienti e operatori che zigzagavano tra le cassette di frutta e verdura armati di blocchetto e matita, per tenere il conto degli ordini: procedendo a questi ritmi, forse, non ci sarà bisogno di troppo tempo per abituarsi alla nuova routine; la struttura di Marghera, d’altronde, è pensata per ospitare anche 400 presenze ogni notte.

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