Il croupier incastrato da un cliente
È già a casa il croupier arrestato domenica sera al Casinò di Ca’ Noghera con l’accusa di furto aggravato per aver trattenuto per sé 550 euro al gioco della Fair roulette, dove si possono puntare sia banconote che fiches. Ieri mattina, al processo per direttissima che si è tenuto al tribunale di viale San Marco a Mestre, è stato convalidato l’arresto ma il giudice Enrico Cianpaglia non ha disposto alcuna misura cautelare - e del resto nemmeno il pubblico ministero ne aveva chieste - dopo che l’avvocato della difesa, Federica Santinon, ha chiesto il termine a difesa, per prendersi un po’ di tempo e valutare le carte dell’accusa.
Per questo Adriano Massimo, 44 anni, di Dolo, è stato scarcerato e ha potuto fare ritorno a casa, in attesa della prossima udienza, fissata per il 20 gennaio. Ieri in tribunale il croupier non ha parlato, non si è detto né innocente né colpevole, ma il suo avvocato fa sapere che è molto provato e frastornato per quello che è accaduto, soprattutto per il trattamento che gli sarebbe stato riservato dall’azienda, che nel frattempo lo ha sospeso dal lavoro. Il 44enne ha dieci giorni di tempo per presentare ricorso, dopodiché scatterà il licenziamento. La vicenda che ha portato al suo arresto risale a sabato, quando un cliente ha segnalato alla direzione della casa di gioco veneziana che il croupier si sarebbe intascato alcuni soldi. Sono partiti così i controlli da parte degli ispettori della casa da gioco e degli ispettori comunali, anche attraverso le telecamere, che avrebbero ripreso - secondo l’accusa - il croupier mentre nascondeva, con una manovra abilissima e degna di un prestigiatore, i soldi tra la camicia e i pantaloni per un totale di 550 euro. Dopo essere stato ripreso e documentato - sempre secondo l’accusa - il furto di denaro, domenica al Casinò sono arrivati i poliziotti delle squadra Volanti, che hanno arrestato Massimo, trovandogli ancora i soldi addosso, mentre altri soldi sarebbero stati trovati nell’armadietto personale. Se il giudice confermerà l’accusa di furto aggravato, sarà comunque impossibile capire se si sia trattato di un episodio isolato, e se le manovre per impossessarsi delle banconote durassero da più tempo, anche perché le registrazioni delle telecamere di sorveglianza vengono cancellate dopo 24 ore. Adriano Massimo era ritenuto uno dei croupier più esperti della casa da gioco, assunto nel 1999, quando era stato chiamato per tenere i corsi di formazione ai colleghi più giovani e neo-assunti. Sgomento anche tra molti colleghi che hanno assistito in diretta alla scena dell’arresto.
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