«Il costo dei buoni pasto è fermo»

MIRA. «I ribassi ai buoni pasto delle mense scolastiche di Mira? In questo momento non sono una priorità della giunta. Forse saranno discussi alla scadenza della convenzione con la ditta incaricata allo scodellamento». L’assessore alla Pubblica istruzione, Orietta Vanin, risponde all’Idv.
«Dove sono andati a finire i promessi ribassi ai buoni pasto della mensa scolastica», avevano chiesto Raffaele Ciriello e Michele Lionetti dell’Idv, «dopo che erano stati un cavallo di battaglia del Movimento a 5 Stelle?». Alle scuole di Mira le tariffe dei buoni pasto erano state aumentate lo scorso anno dalla giunta Carpinetti. A Mira gli alunni che possono usare le mense scolastiche sono 1.900.
«In questo momento è importante mantenere i servizi», spiega l’assessore Vanin, «Sono in vigore gli stessi prezzi che c’erano l’anno scorso. Fino a novembre di quest’anno la convenzione con il rialzo dei prezzi voluti dalla vecchia giunta resta in vigore, altrimenti ci sono pesantissime penali. Poi vedremo se sarà possibile diminuire i buoni pasto. Certo per farlo dovremo fare un bilancio sui servizi offerti e vedere se sarà possibile risparmiare mantenendo efficienza e qualità».
Intanto ecco la situazione nel dettaglio quest’anno: per le scuole dell’infanzia e primarie € 3,93 per pasto. Esistono però possibilità di agevolazione e di esenzione. L’agevolazione: consiste nella riduzione del prezzo del buono mensa. Ci sono tre modalità di agevolazione: per il secondo figlio alunno di scuole dell’infanzia o primarie pubbliche del territorio comunale con reddito Isee tra 10.632,95 e 12.409,09 euro. Per reddito compreso tra 4.500,01 e 10.632,94: 2,99 a pasto; e per il terzo figlio alunno di scuole dell’infanzia o primarie: sempre 2,99 euro per pasto. All’esenzione possono accedere famiglie con Isee inferiore ad 4.500 euro e il quarto figlio alunno in scuole dell’infanzia o primarie, in presenza di altri tre figli alunni di scuole dell’infanzia o primarie pubbliche. (a.ab.)
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