Il corteo di Chioggia contro il deposito Gpl sarà anche acqueo

La manifestazione del comitato si terrà sabato 28 aprile Festa finale a Punta Colombi, dove è previsto l’impianto

CHIOGGIA. Corteo via terra e via acqua. Il comitato No Gpl sta definendo gli ultimi dettagli per la grande manifestazione che si terrà il 28 aprile, cercando di coinvolgere tutte le realtà cittadine perché ne emerga un no corale al deposito di Punta Colombi. Proprio lì davanti si concluderà la manifestazione con un presidio che arriverà a piedi da corso del Popolo e con uno che il comitato spera di far arrivare via acqua a qualche metro dalla banchina A, quella non ancora collaudata. Il ritrovo è fissato per le 9.30 in piazza, o davanti il municipio o qualche metro prima, allo stendardo, per non creare problemi alla kermesse gastronomica Bell’Italia che si terrà dal 28 aprile al primo maggio in corso del Popolo. Per un attimo i due eventi erano sembrati incompatibili e il comitato aveva pensato di spostare la manifestazione al 5 maggio, ma il commissariato ha dato l’ok per il 28, tanto più che il corteo dalla piazza si sposterà poi verso la Tombola per raggiungere il deposito. «Stiamo definendo le ultime cose», spiega Roberto Rossi, presidente del comitato, «quello che a noi preme è che vi sia un’adesione massiccia e traversale. Tutte le forze politiche e i settori dell’economia dovranno dare un segnale chiaro. I commercianti terranno chiusi i negozi e le vetrine listate a lutto, gli studenti si stanno organizzando per il corteo, alcuni pescatori e alcune barche da diporto sono pronti a seguirci via acqua, stiamo cercando di capire con quali modalità. Per ottenere la maggior adesione possibile in queste due settimane il comitato terrà delle assemblee pubbliche, nelle parrocchie, e degli incontri con le sigle di categoria per definire le modalità di partecipazione. Il primo incontro si terrà venerdì alle 18 nell’oratorio della cattedrale per informare i parrocchiani, che vivranno a pochi metri dall’impianto, dei possibili rischi. «L’appuntamento del 28 è cruciale», spiega Rossi, «siamo a ridosso dell’udienza del Tar (10 maggio) e la città tutta deve far capire i motivi della contrarietà. Un’unione di forze che si è esplicitata anche nell’adesione di molte associazioni al ricorso con la formula ad opponendum». Il ricorso vede in prima fila il Comune a cui la Costa Bioenergie ha contestato l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi per assenza dell’autorizzazione paesaggistica, del maggio 2017. Il Tar aveva concesso un mese dopo la sospensiva, permettendo al cantiere di ripartire, ma nel merito dell’autorizzazione contestata entrerà nell’udienza di maggio. Il comitato No Gpl si è subito affiancato al Comune nel ricorso e, dopo mesi di confronti, nelle ultime settimane si sono associate anche molte sigle economiche.

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