Il coro canterà davanti alla Basilica
«Saremo ben felci di esibirci in Piazza San Marco». Il coro delle Voci di via Piave fa un passo avanti verso l'annuncio di Sandro Simionato. La proposta era arrivata dalla poltrona del vicesindaco: «Stiamo organizzando un coro sotto la Basilica», aveva anticipato mercoledì scorso, «anche per sedare le polemiche intorno ai regolamenti comunali troppo rigidi».
La data del concerto è ancora da stabilire, ma la macchina organizzativa è in moto. E il sì, adesso arriva, anche dal coro che intanto il 6 ottobre si esibirà nella Casa dell'ospitalità di Mestre. «Il nostro è un laboratorio sociale, composto da diverse etnie», dice Marco Mura del coro di via Piave. «Ad unirci è la musica», aggiunge, «garantendo attraverso questo percorso l'integrazione sociale». A non molte ore dal caso del poeta di strada, Antonio Melis, a cui erano stati sequestrati pochi giorni fa penna e banchetto, ma che alla fine non è stato sanzionato, l'attenzione della città rimane sul tema arte di strada e sui casi di spontaneità «che vanno distinti dalle vere e proprie infrazioni», si è detto da più parti. Una contromossa, quella del concerto, che era arrivata da Ca' Farsetti e che ironizzava sul divieto di canti in Piazza San Marco, tornato alla cronaca l'8 settembre, dopo la minaccia di sanzione con cui gli agenti della polizia municipale avevano «azzittito» un coro composto da giovani praghesi. «Il proposito è quello di inserire nel documento prodotto anche i casi di spontaneità e di arte che non possono dirsi vere infrazioni», spiega Gianfranco Bettin, impegnato nella revisione del regolamento Cosap, «e per questo collaboriamo con la Federazione nazionale artisti di strada e la prossima riunione è per il 2 ottobre».
Intanto, ieri due artisti di strada sono stati multati per imbrattamento di suolo pubblico. A far scattare l'intervento dei vigili è stata una bottiglia di paraffina che riversata sui masegni rischiava di imbrattarli irreparabilmente. È accaduto alle 19 a campo San Salvador, dove sono intervenuti i vigli del fuoco e la polizia municipale. A esser sanzionati, una donna meno che trentenne e residente a Treviso, e un uomo sulla quarantina di nazionalità francese, ma residente ad Atene. L'intervento dei vigili del fuoco è stato sollecitato dalle vampate di fuoco di cui consisteva la performance. I due si erano assiepati accanto alla colonna di campo San Salvador. Nessuna musica di contorno. Ma mentre l'uomo si è trasformato in un mangiafuoco di tutto punto, la donna ha intrattenuto i passanti con giochi di birilli e palline colorate. Dopo l'identificazione, l'uomo e la donna sono stati sanzionati secondo l'articolo 23 del codice. «Il fatto è che l'uso del fuoco», dicono i vigili, «è vietato ovunque e specialmente nell'aria Marciana».
Marco Petricca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia