Il cordoglio del comitato No Gpl «Una persona civile e generosa»

CHIOGGIA. Luca Moroni non era chioggiotto, ma da oltre un anno il suo nome era diventato noto anche a Chioggia, legato in modo indissolubile al cantiere di Punta Colombi. Moroni era l’amministratore...
CHIOGGIA. Luca Moroni non era chioggiotto, ma da oltre un anno il suo nome era diventato noto anche a Chioggia, legato in modo indissolubile al cantiere di Punta Colombi. Moroni era l’amministratore delegato di Costa Bioenergie, la società del gruppo Socogas destinata a gestire l’impianto gasiero di Chioggia. La notizia della sua morte è rimbalzata velocemente anche in laguna.


«Ho saputo di questo tragico incidente», commenta il sindaco Alessandro Ferro, «ne sono rimasto colpito. La morte dispiace sempre, a prescindere dai ruoli professionali. Personalmente non ho mai avuto modo di incontrarlo, ma da quello che ho sentito era una persona molto impegnata anche in attività sociali. Immagino poi che un evento così improvviso amplifichi il dolore. Non posso che stringermi in cordoglio ai famigliari e inviare le mie più sentite condoglianze».


La notizia è arrivata velocemente anche agli attivisti No Gpl, che seppur in posizioni opposte rispetto a Moroni hanno spesso specificato di non aver nulla contro l’azienda di Fidenza e chi la guida. «Siamo profondamente dispiaciuti», spiega Roberto Rossi, presidente del comitato No Gpl, «la morte merita sempre il massimo rispetto. Nessuno di noi ha mai contestato Moroni come persona, ci mancherebbe. Lui faceva il suo lavoro, anche con grande passione da quanto ci risulta. Noi abbiamo contestato un progetto e la scelta della localizzazione di quel progetto. Abbiamo chiesto verifiche sull’iter e su chi ha concesso le autorizzazioni. Mai la nostra è stata una battaglia personalistica. Abbiamo anche avuto modo di conoscere Moroni, in una delle sue visite a Chioggia. Con lui abbiamo avuto uno scambio di idee civile, pur partendo da idee molto diverse. È una disgrazia enorme, porgiamo le nostre condoglianze sincere alla famiglia».


Uno dei primi a stringersi alla famiglia subito dopo l’incidente è stato il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, amico di Moroni. «Ci ha lasciati un grande concittadino», spiega Massari, «un uomo solare, generoso e stimato. Una grandissima perdita per la nostra comunità».
(e.b.a.)


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