Il Contorta all’esame del Comune

Grandi navi, riunione presieduta da Zappalorto. Trenta giorni per il parere: i nodi dello scavo, dei costi e degli impatti
Di Alberto Vitucci
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.04.2014.- Grandi Navi, Passaggio della Costa Fascinosa, ieri alle ore 18.00, in Bacino San Marco.-
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.04.2014.- Grandi Navi, Passaggio della Costa Fascinosa, ieri alle ore 18.00, in Bacino San Marco.-

Procedura Contorta. Ma il Porto va avanti. Sale la tensione sul futuro del progetto per scavare il nuovo canale in mezzo alla laguna.

Lunga riunione in municipio, l’altra sera, presieduta dal commissario Vittorio Zappalorto con i tecnici dell’assessorato Ambiente e il direttore generale Marco Agostini. Gli uffici stanno mettendo a punto le osservazioni previste dalla legge sul progetto, inviato dal ministero per l’Ambiente dal direttore generale della sezione Via (Valutazione di Impatto ambientale) Mariano Grillo.

Documentazione corposa, migliaia di pagine e un pacco di cartorafie che adesso dovranno essere esaminate dagli enti entro 30 giorni. Procedura accelerata decisa dal Comitatone e già impugnata nella prima osservazione pervenuta al progetto. «È illogica e illegittima», ha scritto la docente Iuav Andreina Zitelli, «perché il progetto parla di adeguamento di un canale che oggi non è utilizzato dalle navi». Intanto i tecnici dell’assessorato studiano osservazioni e pareri sullo Studio realizzato dall’Ufficio tecnico dell’Autorità portuale.

Lo scavo. Per il Porto si tratta di un «valore aggiunto» al progetto: i sei milioni e mezzo di fanghi scavati sono classificati di categoria A. Dunque potranno essere utilizzati, scrive il Porto nello Studio Sia, «per realizzare protezioni lungo il nuovo canale e fermare la distruzione delle barene della laguna centrale». E per realizzare 400 ettari di nuove barene in laguna sud. Secondo i tecnici i carotaggi effettuati nell’area interessata non sarebbero però sufficienti a dimostrare la pulizia dei fanghi, vista la vicinanza con il canale dei Petroli e l’area industriale di Marghera.

La larghezza. Cento metri la larghezza prevista del nuovo canale – oggi non è più di dieci – Un dato che stride con la larghezza del canale dei Petroli (60 metri. Che quindi potrebbe essere presto «adeguato» a sua volta per far passare le grandi navi anche in doppio senso.

I costi. 148 milioni di euro il costo previsto dal Porto, di cui solo una parte (42,6) per lo scavo, il resto per il trasporto dei fanghi e le nuove barene. Non è calcolata l’Iva in base alla legge sui porti. L’area interessata non è di competenza portuale ma del Magistrato alle Acque.

Piani regolatori. Il progetto è conforme ai piani in vigore, scrivono i tecnici del Porto. Dunque a Ptrc, Pat e al decreto Clini-Passera. Non al Piano portuale, ma non ha importanza, scrive il Porto, «trattandosi di interventi al di fuori dell’ambito portuale». Lo stesso Pat prevede peraltro l’allontanamento dalla laguna delle navi incompatibili.

Procedure speciali. Il presidente del Porto Paolo Costa sostiene che i tempi ristretti e le procedure accelerate sono state autorizzate dalla Conferenza Stato-Regioni nell’aprile scorso. Il ministero fin qui sembra avergli dato ragione, avendo iscritto il progetto a Via e autorizzato le procedure. Ma il senatore Felice Casson (Pd) ha annunciato che il decreto di autorizzazione non è stato firmato.

Le alternative. Depositato al ministero anche il progetto Venice Cruise 2.0 di De Piccoli-Duferco, che prevede la realizzazione di un nuovo terminal a Punta Sabbioni, in bocca di Lido. L’esame di questo progetto alternativo dovrà essere fatto con «pari dignità», come prescritto dalla mozione votata dal Senato.

Presentazione pubblica. Lunedì a San Leonardo la presentazione pubblica del progetto Contorta.

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