Il conto dei parlamentari Pd «Ecco i fatti, Comune confuso»
VENEZIA. «Si stanno valutando tutte le ipotesi in campo per trovare una soluzione finale e definitiva». Il ministro Graziano Delrio ha risposto l’altro ieri all’interrogazione di Michele Mognato, deputato Pd, sull’estromissione delle grandi navi dal bacino di San Marco. «L’obiettivo è far sì che le grandi navi non entrino più nel bacino di San Marco. Sulla tempistica occorre considerare la correlazione tra l’esame dei progetti e la valutazione degli stessi da parte della commissione Via», dice il ministro.La novità viene annunciata dai deputati Pd Mognato, Martella, Murer e Moretto, assieme al capogruppo in Comune Andrea Ferrazzi in un incontro con la stampa in Municipio a Mestre. Per presentare i risultati del lavoro parlamentare a favore della città.
Critiche al Comune. «Noi lavoriamo con tutti per il bene di Venezia. E i nostri sono fatti, non parole. Proposte concrete a cui fa da contraltare la confusione del Comune di Venezia: si spiegano male le direttive, si cambiano versioni. Il “Adesso te spiego mi” non funziona tanto», dice Michele Mognato. «Venezia rischia l’isolamento a causa delle dichiarazioni ondivaghe del sindaco, che prima dice di andare a Roma con il cappello in mano e poi di voler mettere la città a ferro e fuoco. E c’è il difficile dialogo con la Regione. Pietre di inciampo per la città», avverte Andrea Ferrazzi. «Zuin pare non monto contento. Dovrebbe invece essere riconoscente ed evitare le polemiche. Gli emendamenti sono stati tutti approvati, tranne quello sul togliere il blocco alle assunzioni dei comunali che ha ottenuto il no del governo». E i deputati elencano cosa hanno portato a casa da Roma.
Mose. A settembre cominciano in commissione Ambiente alla Camera le audizioni, anche del sindaco di Venezia, sulla proposta di legge per affidare la gestione del Mose alla città metropolitana. «Servirà l’appoggio di una struttura tecnica, da scegliere con una gara internazionale. Sopprimere il centro Maree è una cattiva idea», avverte Andrea Martella.
Porto off shore e governance. Atteso per settembre il decreto governance. Addio terna di nomi per il presidente dell’Autorità portuale. Decidono Ministero e Regione.
Sgravi, battaglia su interessi. Approda in Senato ora l’azione sugli sgravi fiscali. 160 aziende di Venezia e Chioggia devono restituirli con interessi altissimi ma si è scelto di ricalcolarli ai minimi. Ne beneficia anche Venezia, ricorda Sara Moretto. Quattro milioni in meno da pagare per Avm e Casinò.
Decreto enti locali. il decreto enti locali ha allentato le sanzioni per Venezia e città metropolitana (ridotte al 30%) e garantito le assunzioni di maestre precarie «evitando a settembre il caos». «Nel dialogo tra amministrazione comunale e governo», ricorda Delia Murer, «non c’è stata una azione lineare per presentare e concretizzare gli emendamenti. Un atteggiamento ondivago. E sul sociale, Venezia taglia mentre il governo ora investe milioni di euro». Da quest’anno, avverte il Pd, si cambia: l’obiettivo è il pareggio di bilancio.
Chimica. Il passo indietro dei compratori americani interessati alla Versalis impone all’Eni di investire sulla bioraffineria a Marghera. «Ma sulle bonifiche e le risorse per terminare il marginamento assistiamo al silenzio di Regione e Comune e al loro ritardo sulla società che deve riqualificare 108 ettari. Bonifiche e società ora devono partire velocemente», avverte Martella.
Murano. Infine, il caso Murano: il tavolo interministeriale a breve entrerà nel vivo per portare avanti la richiesta dell’istituzione di area di crisi complessa per l’isola. E c’è l’ok del governo alla tutela del vetro di Murano da parte dell’Unesco.
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