Il consolato ai turisti giapponesi: "A Venezia vi truffano"

La rappresentanza diplomatica in Italia ha avvertito tutti i connazionali facendo esplicito riferimento al caso della frittura pagata 1.149 euro
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 23.01.2018.- Controlli USL e Polizia Locale, Osteria da Luca, Mercerie.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 23.01.2018.- Controlli USL e Polizia Locale, Osteria da Luca, Mercerie.

Il Consolato giapponese avvisa i propri connazionali: "A Venezia vi truffano"

VENEZIA. Il caso del maxi-conto all’osteria Da Luca diventa un caso diplomatico. Il Consolato giapponese di Milano, facendo esplicito riferimento alla vicenda pur senza citare il ristorante, ha invitato una mail per mettere in guardia i connazionali che si trovano in Italia: attenti al ristorante che scegliete, attenti alle truffe, conservate sempre lo scontrino e, in caso di problemi, chiamate subito la polizia. Nel frattempo, dopo le verifiche di martedì da parte di polizia locale e ispettori dell’Usl, anche la guardia di Finanza di Venezia sta facendo «approfondimenti» di natura fiscale sul ristorante al centro delle polemiche. E la polizia municipale è intenzionata ad ascoltare gli studenti giapponesi.

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«Giapponesi, state attenti». L’eco del conto da capogiro è arrivata anche in Giappone dove alcuni quotidiani hanno scritto di quanto capitato agli studenti in visita a Venezia. Ma la vicenda ha avuto una risonanza mondiale, tanto che il Consolato giapponese a Milano ha inviato, nel pomeriggio di martedì, una e-mail a tutti i giapponesi che vivono nel Nord Italia e ai turisti nipponici che prima della partenza si erano registrati sul sito del Ministero degli Esteri, indicando di essere pronti a partire per l’Italia. L’oggetto della mail parla già da sé: “Caso di danni gravissimi a Venezia”. «Chi si reca a Venezia deve stare attento soprattutto nella scelta dei ristoranti e del menù», scrivono dal Consolato in una comunicazione in giapponese, ricordando il caso delle 4 bistecche più una frittura pagate 1.100 euro e parlando di studenti «derubati». Ma anche le tre pastasciutte col pesce a 350 euro. I due ristoranti non vengono esplicitamente citati, ma è davvero un dato superfluo visto che la notizia ha fatto il giro del mondo. «Se succede a voi, non esitate a denunciare alla polizia locale e non dimenticare di tenere lo scontrino», consigliano dal Consolato nella mail, «Ricordate bene il nome del ristorante e l’indirizzo». Non bastasse l’allerta contro le fregature a tavola, il Consolato mette in guardia i connazionali anche relativamente a un altro problema che, specie d’estate, colpisce in particolare i turisti: «Ultimamente a Venezia ci sono anche tante denunce per borseggi: state attenti anche a questo a Venezia». Un suggerimento che può apparire ridondante, ma non lo è: in Giappone, scippi e borseggi sono praticamente a quota zero e i giapponesi sono abituati a girare con borse e zaini aperti. Per ogni problema, il Consolato lascia ai suoi connazionali i recapiti telefonici e mail degli uffici milanesi.

L’indagine della Finanza. Nel frattempo continuano gli accertamento delle forze dell’ordine. Come si ricorderà i quattro giovani studenti giapponesi hanno presentato denuncia per quanto accaduto loro alla guardia di finanza di Bologna, dove stanno svolgendo uno scambio culturale con l’Università. I finanzieri di Bologna hanno girato, per competenza, la denuncia ai colleghi veneziani i quali hanno avviato alcuni approfondimenti, soprattutto dal punto di vista fiscale, sul ristorante. Oltre al conto da capogiro infatti i quattro giapponesi hanno denunciato il fatto che il locale non avrebbe rilasciato loro la ricevuta fiscale anche se, a prova del conto da capogiro, hanno portato la notifica del pagamento attraverso la carta di credito.

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E dalle recensioni lasciate dai clienti su siti come TripAdvisor in passato ci sarebbero stati altri episodi di mancato rilascio dello scontrino fiscale. Dopo il sopralluogo di martedì da parte dei vigili urbani e dei tecnici dell’Usl proseguono anche le verifiche della polizia municipale che, nei prossimi giorni - direttamente o attraverso i colleghi di Bologna - è intenzionata a raccogliere la testimonianza dei giovani.

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