Il Consiglio scongiura l’aumento della Tari

Due milioni e 200 mila euro a Veritas per mettere in sicurezza la discarica di Ca’ Rossa

CHIOGGIA. Scongiurato un aumento della tassa dei rifiuti (Tari) per i prossimi quattro anni. Il consiglio comunale, nella seduta straordinari di lunedì, ha votato una manovra di assestamento al bilancio che dirotta 2.200.000 euro su Veritas per evitare che i costi di messa in sicurezza della discarica di Ca’ Rossa vengano a pesare sulle bollette, già esose, dei rifiuti. L’aumento sarebbe stato del 4-5% ogni anno. L’operazione economica è stata votata da tutti i consiglieri ad eccezione del Pd.

La discarica di Ca’ Rossa è ormai chiusa da anni, ma esistono delle opere obbligatorie (oneri post mortem) che comportano costi pesanti ancora per molti anni. Nel caso specifico, nel 2013 Comune e Veritas hanno concordato un piano di interventi che peserà sull’amministrazione per 31 anni, fino al 2044. Il piano prevede che ogni anno il Comune paghi a Veritas 550.000 euro più iva per le opere di bonifica.

«Questo costo dovrebbe ricadere sulla tassa dei rifiuti», spiega l’assessore al bilancio, Marco Dughiero, «traducendosi in un aumento delle bollette per tutti i residenti. Ben sapendo che già questo costo incide in maniera importante nei budget di famiglie e attività, abbiamo pensato di destinare l’avanzo di amministrazione per coprire queste spese. Trattandosi di fondi in conto capitale, abbiamo potuto dirottarli sugli interventi di arginamento e messa in sicurezza della discarica».

L’avanzo di amministrazione è di 2.200.000 euro e quindi riesce a coprire gli oneri post mortem di Ca’ Rossa per quattro anni. «Abbiamo proposto al Consiglio di usare l’avanzo di amministrazione per evitare un aumento delle tasse», precisa Dughiero, «e il Consiglio, a maggioranza (ha votato contro il Pd), ha concordato su questo utilizzo. Questi soldi, che non potevano essere usati per spese correnti, eviteranno un aumento delle bollette tra il 4-5%, per i prossimi quattro anni».

Il costo complessivo della raccolta e smaltimento dei rifiuti si aggira sui 12 milioni di euro all’anno a cui andrebbero aggiunti i 550.000 per la discarica. Altro costo che incide pesantemente è quello della pulizia della spiaggia (un milione di euro all’anno), oggetto di continue polemiche. Gli operatori, che non sono soddisfatti del servizio, chiedono da tempo che sia rivisto e che sia rivisitato il regolamento complessivo della Tari. Alcuni concessionari di grossi stabilimenti hanno contenziosi aperti con l’amministrazione.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia