Il Comune vuole indietro centomila euro dai dipendenti
CAVARZERE. «Restituite quei soldi: non vi spettavano». Diceva così, nella sostanza, la lettera che il Comune ha inviato, qualche settimana fa, a parecchi dipendenti ed ex dipendenti, annunciando la messa in mora (in modo da non far decorrere ulteriormente i termini di prescrizione) e invitandoli a pagare entro il 31 gennaio la somma che veniva imputata a ciascuno di loro. Un totale attorno ai centomila euro ma con cifre molto variabili: dalle decine di migliaia di euro complessivi richiesti agli ex capi settore Franco Longhin, Silvio Zago e, in solido, all'ex segretario comunale Gianni Finotto (tutti pensionati) a poche migliaia di euro chieste ad alcuni dipendenti con funzioni organizzative, per finire con qualche centinaio di euro a carico degli impiegati di livello inferiore. Nella vicenda che coprirebbe l’arco temporale dal 2005 al 2010 sono coinvolti, poi, anche alcuni “ex” che ora lavorano altrove, come l’allora segretario comunale Massimiliano Spagnuolo.
Le somme “indebitamente” percepite sono emerse a seguito dell’ispezione ministeriale del 2011 (conseguente allo sforamento del patto di stabilità) e riguardano tre tipologie di compensi: i premi ai dipendenti che sarebbero stati distribuiti “a pioggia” e non in base a stretti criteri di meritocrazia; i compensi per il recupero Ici al personale dell'ufficio tributi elargiti al di fuori del fondo per la produttività; la monetizzazione delle ferie non godute dai capisettore che sarebbe dovuta solo se fosse dimostrato che questi funzionari «non hanno potuto» usufruirne, ma che non spetta se gli stessi «non hanno voluto».
Ma i dipendenti (ex e attuali) comunali contestano le conclusioni dell'ispettore e pure le controdeduzioni che il Comune, a suo tempo, aveva inviato alla Ragioneria generale dello Stato, difendendo “troppo blandamente” l’operato dei funzionari di allora. «Una norma del Salva Roma» spiega uno degli impiegati coinvolti «ha permesso a molti dipendenti di “uscire” dalla procedura per i premi di produttività che, comunque, spettavano loro. Per il recupero Ici, non vediamo dove sia il danno, dato che è stato recuperato denaro per il Comune e gli evasori scoperti sono stati poi inseriti nei ruoli d'imposta. Per le ferie ci sono attestazioni, purtroppo incomplete, ma che dimostrano che era stato il Comune a non concederle. Abbiamo presentato ricorso e siamo fiduciosi».
Diego Degan
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