Il Comune taglia il Parco della laguna

Voto sofferto in Consiglio. Brugnaro: «Basta vincoli, ce ne sono già». Ferrazzi e Pellicani: «Assurdo, è previsto dal Pat»
Di Alberto Vitucci

Addio al Parco della laguna. Con un tratto di penna, il consiglio comunale cancella l’Ente che lo stesso Comune aveva istituito nel maggio del 2014 per la “valorizzazione ambientale ed economica della laguna Nord”. «Non ci servono altri vincoli», ha detto il sindaco Brugnaro. «Non erano vincoli, ma opportunità di nuovo lavoro legato all’ambiente», hanno ribattuto le opposizioni. La forza dei numeri alla fine ha prevalso. Delibera sulla soppressione del Parco approvata a stragrande maggioranza da Lista Brugnaro, Lega, Forza Italia, anche dal Movimento Cinquestelle. Hanno votato contro soltanto Pd e Lista Casson.

Festa in aula di una decina di rappresentanti dei comitati che da anni si battevano per l’abolizione del Parco, con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, storico rappresentante dei cacciatori, il portavoce del comitato delle isole Roberto Parravicini con maglietta («Parco della laguna? No grazie, diciamo no alla speculazione»).

Secondo il comitato e Fratelli d’Italia, da sempre contrari all’istituzione del Parco, in questo modo si tolgono vincoli e si dà ai residenti nelle isole la possibilità di valorizzare il proprio territorio. «Un Parco dovrebbe difendere prima di tutto gli abitanti», ha dato man forte il capogruppo della Lista Brugnaro Maurizio Crovato, «Burano ha diminuito i suoi abitanti negli ultimi anni».

Per Nicola Pellicani (Lista Casson) si tratta invece di un passo indietro. «Non si può continuare a togliere senza avere progettualità, come la giunta ha fatto con le Municipalità», ha detto, «il parco non metteva vincoli ma opportunità economiche». Per Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd, «quello che la maggioranza ha deciso è grave». E in qualche modo “illegittimo”. Perché il Parco della laguna è previsto dal Pat e dagli strumenti urbanistici regionali e provinciali, adesso metropolitani. «Di questo chiediamo chiarimenti», dice Ferrazzi.

In difesa dell’abolizione del Parco anche Debora Onisto (Forza Italia) e il vicecapogruppo della Lista Brugnaro Renzo Scarpa. Le associazioni ambientaliste protestano e pensano al ricorso. L’Istituzione Parco presieduta da Alessandra Taverna non è ancora stata abolita. «Anche questa un’assurdità», hanno commmentato le opposizioni.

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