«Il Comune regala il crematorio a Veritas»

SPINEA. «Il Comune vuole regalare il crematorio a Veritas». L’ex sindaco Claudio Tessari riaccende la polemica sull’impianto di via Matteotti, dopo il fallimento del socio privato della società Elios che lo gestisce. Per Tessari, se la società non è più mista pubblico-privata, allora il Comune potrebbe cogliere l’opportunità e acquisire il crematorio, costruito su un terreno comunale. Ma il sindaco Silvano Checchin frena: «Lo sfido a dimostrare che si può fare: il Comune non può acquisire un bel nulla se non lo paga». Lo scontro non è certo inedito e ritorna anche in virtù del gran giro d’affari che si sviluppa attorno all’impianto di Spinea, unica ara crematoria della terraferma assieme a quella di Marghera. «La costruzione e gestione dell’impianto di cremazione», spiega Tessari, «è stata affidata fin dall’inizio a una società mista pubblico-privata e su questo presupposto è stata approvata la convenzione tra Elios e Comune di Spinea. Ma da oltre due anni, dopo il fallimento del socio privato e dell’acquisizione da parte di Veritas del 100% delle quote, Elios è una società interamente pubblica e così ha perso la sua caratteristica di società mista». Ragioni sufficienti, secondo Tessari, per far decadere il contratto di concessione, in assenza dell’individuazione da parte di Veritas di un nuovo socio privato: «La mancata sostituzione del socio privato con una gara pubblica» spiega l’ex sindaco, «determina l’automatica estinzione del contratto di affidamento del servizio e siccome il crematorio è costruito su terreno comunale, quei beni diventano automaticamente di proprietà comunale, sono liberi da ogni vincolo e il Comune potrebbe disporne. È un’opportunità da cogliere al volo e non si capisce perché invece il sindaco voglia rinunciarvi e favorire, invece, come ha comunicato nell’ultima conferenza dei capigruppo, la fusione, per incorporazione, della società Elios in Veritas, regalandogli in pratica l’impianto».
Checchin liquida in fretta l’attacco dell’ex primo cittadino: «Tessari dimostri in Consiglio la sua tesi: noi non possiamo acquisire il crematorio gratuitamente, ma solo pagandolo. Non potremmo poi neppure gestirlo, per i vincoli di bilancio e perché non abbiamo personale con capacità tecniche adeguate. La soluzione è che l’impianto sia gestito o da una società pubblica o da una mista. Il Consiglio comunale valuterà quale sia la strada migliore da percorrere, alla luce delle nuove normative, dei vantaggi economici per il Comune e delle garanzie. Veritas ha tutti i requisiti per gestire il forno, visto che lo sta facendo anche altrove».(f.d.g.)
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