Il comune di Miane esce dall'Anci, la quota al sociale

Il sindaco: «Risparmieremo 1.200 euro che destiniamo alle necessità del paese e non a chi intende gravarci di ulteriori emergenze com'è quella dei migranti»

MIANE. Il Comune di Miane esce dall'Anci e il sindaco, Angela Colmellere, destina la quota 2016, 1.200 euro, al sociale.

«Un'Associazione di Comuni che stipula col Governo accordi su cui i Comuni stessi non sono d'accordo - spiega Collmellere -, non merita di ricevere i contributi dei miei cittadini. Per questo nel 2016 il Comune di Miane non aderisce ad Anci, risparmiando quasi 1.200 euro che destiniamo alle necessità del paese e non a chi intende gravarci di ulteriori emergenze com'è quella dei migranti».

«La recente rivelazione dell'accordo col Viminale sui profughi, pur corretta in corsa con imbarazzo delle parti, - osserva il sindaco - per il mio Comune significherebbe un aggravio di numerosi richiedenti asilo di cui non conosciamo la storia né le intenzioni. Dopo la progressiva contrazione delle risorse finanziarie per i municipi, accettata da Anci negli anni, ora dovremmo essere noi sindaci a prenderci in carico la disorganizzazione del Governo sull'immigrazione?. E come spiegheremmo ai cittadini - si chiede - l'adesione ad una Associazione che da una parte accetta i tagli di risorse attuati dal Governo, e dall'altra invia nei nostri paesi decine di migranti trattati meglio di molti anziani pensionati o di residenti in difficoltà cui fatichiamo a garantire un sostegno?».

«Quei 1.200 euro annui di iscrizione ad Anci, Miane li ha risparmiati e destinati al sociale - conclude Colmellere -. Non vogliamo essere complici di accordi che non ci tutelano, non ultimo quello sui migranti sui quali, ricordo, il ministro Orlando, il Copasir e il procuratore Antimafia Roberti hanno lanciato l'allarme per possibili infiltrazioni di terroristi».

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