Il Comune costringe il Giro a cambiare percorso a Mestre
Il Giro d’Italia al passaggio a Mestre deve cambiare strada. Una riunione in Prefettura martedì scorso e poi giovedì un incontro chiarificatore con gli organizzatori dell’evento ciclistico più importante d’Italia. Il Comune di Venezia, spiega il direttore generale Marco Agostini, ha preteso e ottenuto un cambio di percorso della carovana rosa che il 22 maggio prossimo sarà impegnata nella tredicesima tappa, la Montecchio Maggiore-Jesolo, 153 chilometri tutti pianeggianti. A Mestre i ciclisti arriveranno dopo aver percorso tutto il Miranese.
L’iniziale tragitto prevedeva un passaggio a Mestre attraverso la Miranese, via Piave, fronte Stazione, Corso del Popolo e San Giuliano e da qui lungo la Triestina passando davanti all’aeroporto Marco Polo. Da qui verso la Statale 14, direzione Jesolo. «Quando abbiamo saputo del percorso sono sobbalzato sulla sedia», spiega Agostini, «il passaggio della corsa significa creare un blocco all’accesso alla stazione di Mestre e pure all’aerostazione aeroportuale, con il rischio di bloccare oltre 30 mila persone almeno per un’ora e mezza. Un disagio eccessivo. E noi non sapevamo nulla del percorso scelto».
E allora, dopo la riunione del comitato provinciale per la sicurezza pubblica di martedì in Prefettura, giovedì c’è stato il faccia a faccia tra Comune di Venezia, Polizia stradale e organizzatori. Risultato, si cambia tragitto. Dalla Miranese il percorso lascia fuori via Piave, Corso del Popolo, San Giuliano, l’ingresso dell’aeroporto Marco Polo.
Il nuovo percorso comprende la Miranese, il Quadrivio, via Circonvallazione, i Quattro Cantoni, il primo tratto del Terraglio, via Da Verrazzano, via Fradeletto, via Vespucci, via Bissuola, via Casona, via Vallenari, rotatoria SS14, via Gobbi a Campalto, via Altinia a Favaro, via Litomarino a Dese e da qui percorrendo via Paliaga la corsa raggiungerà Ca’ Noghera, passando dietro il Casinò municipale e da qui riprenderà il tragitto sulla Triestina in direzione di Jesolo.
Il Giro d’Italia è già transitato per Mestre in varie occasioni.Nel 2010 ha ospitato anche la partenza della tappa fino al monte Zoncolan e si tratta di un evento sportivo che ovviamente attrae pubblico e tantissimi appassionati. Ma il circuito idealmente pensato dagli organizzatori, precisa il direttore generale del Comune, rischiava di creare grandissimi disagi a viaggiatori e turisti in due punti strategici della città, la stazione ferroviaria di Mestre e soprattutto l’aeroporto Marco Polo di Tessera, dove si stimano per quella giornata, che cade di venerdì, almeno 30 mila presenze, con il rischio di forti disagi alla circolazione. Meglio un percorso diverso, utilizzando anche tratti decentrati rispetto al centro come quelli della viabilità di Favaro e Campalto, ma con disagi molto più limitati.
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