Il commissario alla guida di Cinto
CINTO. Da ieri mattina è al tavolo di lavoro il dottor Natalino Manno, commissario inviato dalla Prefettura per mettere ordine in un Comune devastato dalle lotte intestine della maggioranza, politicamente sfruttate dall'opposizione. La cronaca del palazzo in questi ultimi tempi è sempre stata ricca di avvenimenti, dovuta in parte allo spirito polemico che anima alcuni consiglieri del Pdl guidati dal coordinatore Paolo Fagotto che non le ha mandate a dire sia ai colleghi “traditori”della maggioranza che a quelli “opportunisti” dell'opposizione. Infatti mentre Kety Sut della Lega Nord, assessore alle attività produttive, ha votato insieme all'assessore (ex Pdl) Michele Pigafetta, con l'opposizione e quindi contro l'operato del sindaco, il capogruppo Jacopo Sut sempre della Lega, ha votato invece a favore, evidenziando una lacerazione difficilmente risolvibile.
I consiglieri trovano difficoltà a costruire un dialogo durante la seduta, ma in quanto a parlare al bar, a torto o a ragione, se la cavano egregiamente, tanto da suscitare le critiche della gente presente all'ultimo Consiglio comunale in cui è caduta l'amministrazione guidata da Renato Querini. Hanno rimescolato le carte e parte della maggioranza è passata con l'opposizione decretando la fine della legislatura e costretto la Prefettura a inviare sul posto il Natalino Manno, personaggio di assoluto spessore che ha già preso servizio ieri mattina, ricevendo lo stesso sindaco Renato Querini sia per il passaggio delle consegne che per avere chiarimenti e delucidazioni sul perché un paese come Cinto, per la prima volta nella sua storia, sia arrivato a tanto.
Successivamente l'incontro con i due capigruppo: per l'ex maggioranza (Pdl-Lega) Jacopo Sut mentre per l'opposizione Giancarlo Falcomer della Lista Caomaggiore. Rimpianti per l'occasione persa alla frazione San Biagio: se non fosse caduta la giunta, avrebbe visto realizzata la rotonda all'incrocio di via Bandida e qualche altra miglioria in via Zamper.
Luigi Bagnariol, indicato dall'ex sindaco come il gramde tessitore della crisi: «Se Querini è caduto deve ringraziare solo sé stesso, i suoi errori e la mancanza di rispetto verso il Consiglio che non è mai stato coinvolto nelle scelte effettuate solo da lui».
E ieri sera si è svolto “Ricostruiamo il paese”un incontro pubblico organizzato dalla Lista Caomaggiore nella sala riunioni del Palazzo Comunale.
Gian Piero del Gallo
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