Il Circolo Ippico “Praello” in difesa del Bosco di Mestre

Il Circolo Ippico “Praello” in difesa del Bosco di Mestre. Ieri una squadra di cavalieri con i propri cavalli si sono recati all’interno del polmone verde della città, in fondo a via Terronazzo e via...

Il Circolo Ippico “Praello” in difesa del Bosco di Mestre. Ieri una squadra di cavalieri con i propri cavalli si sono recati all’interno del polmone verde della città, in fondo a via Terronazzo e via Bosco Costa, per vedere di persona cosa succede agli animali dopo la segnalazione dei Rangers, che qualche giorno fa hanno lanciato l’allarme, chiedendo a Comune e istituzioni di installare i cartelli di divieto di caccia. «Amanti della natura e degli animali per passione», spiegano, «ci schierano in loro completa difesa. La denuncia è partita inizialmente da un nostro socio che involontariamente si è visto partecipe domenica scorsa, dell fuggi fuggi degli animali per la presenza di cani da caccia liberi. Purtroppo quello della caccia è un problema che si ripete ogni anno con cacciatori sorpresi che arrivano fin dentro il maneggio dove i ragazzi praticano attività sportiva, solo perché magari i loro cani inseguivano una lepre. Adesso pensiamo che sia ora di finirla, soprattutto nel Bosco di Mestre dove per regolamento è vietata la caccia». Proseguono: «Non abbiamo visto cartelli di divieto, e non riusciamo a capirne il perché. È un controsenso lasciare che il Bosco cresca con ordini di non disturbare gli animali presenti per poi permettervi di praticarci la caccia o addestramento dei cani al servizio».(m.a.)

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