Il cinema Bersaglieri passerà al digitale

SPINEA. Cinema Bersaglieri ancora in tribolazione, corre in soccorso l’associazione culturale di Mestre “Settimo binario”, che propone un ambizioso progetto di rilancio per riportare il vecchio multisala ai fasti di un tempo.
Presunzione o follia? A chiederselo sono gli stessi artefici del progetto, ben consci del fatto che il momento storico ed economico è delicato. Ma il Bersaglieri ha dei punti di forza: la posizione centrale, la struttura, tutto sommato, ancora appetibile al grande pubblico e soprattutto l’appoggio del Comune, disposto a contribuire economicamente in cambio di benefici per la città. L’investimento riguarderebbe prevalentemente la conversione della sala al formato digitale, passaggio ormai obbligato per aprire un cinema. «Potrebbe diventare un interessantissimo cinema di città», sostengono i promotori, «accessibile in maniera ecologica ed economica, con un’offerta trasversale e unica per programmazione e valore sociale».
L’obiettivo è ambizioso: far diventare il Bersaglieri un punto di riferimento per la città, organizzando eventi culturali, progetti didattici, laboratori. A far da traino resterebbe l’attività cinematografica, con la proiezione di pellicole in prevalenza italiane e europee, in lingua originale, d’essai, indipendenti. Ma anche rassegne e gemellaggi con festival cinematografici. Dunque un’offerta diversa dai multisala vicini, primi tra tutti Mirano e il nuovo Candiani a Mestre, quindi in grado di reggere la concorrenza. Il Comune vede di buon occhio questa soluzione. Anzitutto il Bersaglieri farebbe parte di quel polo culturale nascente alle porte del centro città, dove sorge anche la biblioteca e dove inizierà di fatto la futura piazza di Spinea lunga un chilometro. Dall’altro lato vede di buon occhio anche un utilizzo culturale e non solo commerciale della storica sala cittadina, che da troppi anni attende un rilancio deciso e soprattutto definitivo.
«Definirei la situazione del Bersaglieri fluida», commenta l’assessore alla Cultura Loredana Mainardi, «non è andato come doveva andare, per vari motivi, il progetto proposto da Piano Convesso, ora ci riprova Settimo Binario, che ha avanzato un progetto per noi interessante. Siamo disponibili a contribuire, acquistando un servizio, perché poi l’attività deve restare privata. Ma riteniamo che il Bersaglieri possa essere una risorsa per le scuole e le associazioni di Spinea. Tutto ora è in mano alla proprietà e ai promotori del progetto».
Filippo De Gaspari
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