Il cimitero è ordinato come un giardino Ma i marmi crollano
VENEZIA. La “città dei morti” pare un giardino: i fiori sono posati su ogni tomba e i crisantemi gialli spuntano dalle ciotole dei lunghi viali. È il giorno di Tutti i Santi, nell’isola di San Michele è una processione sostenuta e ininterrotta di migliaia di persone. Nei campi c’è silenzio, rispetto, dolore e preghiera. Nel cimitero monumentale la manutenzione del verde è decorosa: alberi tagliati, cespugli potati, erba falciata. Tanti veneziani se ne accorgono e sottovoce commentano: «È bello quest’anno il nostro cimitero. Tutto è curato e in ordine. Ti ricordi gli anni scorsi? La vegetazione era fitta e circondava le tombe; era impossibile avvicinarsi, mettere un fiore e pregare». Dopo le lamentele dei residenti Veritas era intervenuta posizionando sulle tombe avvisi di rimozione esposti anche sull’albo cimiteriale. Nei cartelli la direzione cimiteri citava il regolamento comunale: «L’impianto in terra di alberelli e arbusti deve essere preventivamente concordato con l’ente gestore ed è consentito esclusivamente all’interno del perimetro geometrico relativo alle sepolture stesse. Le piante non devono superare l’altezza massima consentita per le installazioni marmoree».
Veritas ha messo in sicurezza numerose aree. Ovunque si trovano recinti transennati e sono visibili cartelli che avvisano i visitatori: “Attenzione!!! Chiusura per pericolo caduta strutture marmoree”. Là è vietato entrare ma c’è chi ha trovato degli escamotage per lasciare i fiori ai propri cari. Le persone li appoggiano sulla rete o infilano la mano nella griglia e poi lanciano il mazzo floreale verso la tomba del defunto. In cimitero, di cartelli, se ne vedono altri. Nel recinto I, campo Q, si nota un avviso legato con un filo di ferro a un cipresso; segnala il pericolo di avvallamenti: «Non sostare tra uno spazio e l’altro delle tombe».
È tempo di celebrazioni. Nel cimitero di Mestre oggi, alle 15, il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la messa della solennità di Tutti i Santi nella chiesa di Santa Maria della Consolazione insieme ai sacerdoti della città. Per il Comune interverrà la vicesindaca Luciana Colle. Al termine del rito saranno deposte corone d'alloro a cura dell’Amministrazione comunale e della Prefettura all’ossario comune. Saranno deposte corone d’alloro anche ai monumenti ai caduti, al caduto americano, al caduto austro-ungarico, ai caduti giuliani e dalmati e alla chiesetta del cimitero.
Nel cimitero di Venezia domani, alle 10, il Patriarca celebrerà la messa nella chiesa di San Michele con le autorità e le confraternite cittadine; al termine il presule si recherà alla Cappella di San Cristoforo per la benedizione a tutti i defunti del cimitero. Alle 18 nella Basilica di San Marco avrà luogo la santa messa presieduta dal Patriarca in suffragio per tutti i Patriarchi, i canonici, i sacerdoti e i diaconi diocesani defunti.
Nadia De Lazzari
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