Il ciclone che umilia il Nordest
PADOVA. Che colossale sputtanamento, per tutti noi, la cricca che avrebbe organizzato una tangentopoli qui nel Veneto! Speriamo con tutte le forze che le cose che sentiamo e che leggiamo non siano vere, perché se sono vere da oggi il resto d’Italia può restituirci, con gli interessi, il disprezzo e lo scherno con cui noi l’abbiamo finora trattato. Cos’è un terremoto per le Venezie? Un evento che ci fa piangere ma ci chiama tutti all’aiuto, giorno e notte, rifacciamo le città meglio di prima, non perdiamo un soldo di quelli che lo Stato ci dona.
Cos’è un terremoto per il resto d’Italia, L’Aquila, Irpinia, Sicilia? Un evento che li fa ridere come jene, chiedono tanto e sperperano tutto, son più i soldi che intascano che quelli che impiegano, e dopo anni sono ancora lì a piangere. Sono un'altra razza, noi siamo razza Piave. Che cos'è un appalto edile qui al Nordest? Un sistema per costruire al meglio spendendo il minimo, pagamenti alla luce del sole, intrallazzi zero, tangenti zero, escort non sappiamo cosa sono. Noi siamo la Padania. Diversi per religione, attaccamento alla regione, alla città, al comune, alla chiesa, alla famiglia.
Ogni mattina che il Padreterno manda sulla Terra noi leggiamo sui giornali i trucchi, le invenzioni, gli accordi studiati e impiegati dalle imprese del resto d'Italia per raggirare le normative delle aste, combinare le assegnazione dei lavori pubblici, farseli pagare senza farli, poi rifarli per farseli pagare due volte, poi corrompere il collaudatore per farli passare per buoni anche se buoni non sono...: è l'Italia del malaffare, della malavita, della mafia- camorra-'ndrangheta, noi siamo l'Italia avanzata, noi siamo La Locomotiva, con Osaka e Baviera il trainiamo il mondo, perché lavoriamo a regola d'arte. Da noi non ci sono «irregolari aggiudicazioni», perché le regole le impediscono, e l'onestà della classe amministratrice e imprenditoriale è tale da trovar ripugnante l'idea. Da noi non c'è «peculato», è un termine che non usiamo mai. Su un giornale del Nord parrebbe un termine straniero. Da noi non ci può essere «falso ideologico», noi non abbiamo ideologia, noi abbiamo spirito lavorativo.
«Atti contrari ai doveri d'ufficio»? L'uomo del Nordest è ligio al suo dovere, in guerra e al lavoro. La «cricca»? Cercatela da L'Aquila in giù, qui esistono soltanto «gruppi di lavoro», che staccano a mezzanotte e riprendono alle 7. Qui abbiamo «amici», non abbiamo «amici degli amici». «Cene per combinare affari»? Son cose centro-meridionali, qui le cene servono per smaltire le tossine del lavoro, andiamo a cena per rilassare fegato e colon, trattar affari ci blocca la digestione. «Escort»? Le escort da migliaia di euro sono un vizio snob dei ceti smidollati, qui al massimo ci saranno delle puttane da 100 euro. E poi, le escort sono donne-merce, uno le regala a un altro, nel Nordest è un concetto ripugnante, il Nordest è cattolico, paleo-cattolico, non è Ratzinger che controlla il cattolico veneto, ma è il cattolico-veneto che controlla Ratzinger.
L'Italia è una palude, sulla palude noi abbiamo costruito un graticolo di valori, e galleggiamo. Siamo solidi. Grazie a tutti: ceto imprenditoriale, classe dirigente, amministratori, politici. Ed ecco che sulla nostra solidità sbatte il ciclone che la Finanza chiama «Aria Nuova», scoperchia tutto, dallo scoperchiamento vengono fuori uno per uno tutti gli obbrobri della peggiore italianità: le aggiudicazioni truccate, la gestione corrotta dei lavori pubblici, i lavori fatti per finta, i controlli fasulli, le tangenti pagate a cena (e il fegato? e il colon?), il sesso in regalo, la solita rumena, povera anima morta, relitto dello sfacelo comunista offerto al cannibalismo capitalista. Speriamo con tutte le forze che l'operazione «Aria Nuova» fallisca e diventi «Aria Fritta». Perché se quel che trova è vero, allora noi siamo come tutti. Anzi peggio. Perché copiamo il peggio dell?Italia. Disprezzavamo i malavitosi, e adesso andiamo a scuola da loro.
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